BRINDISI – Il coordinamento L”Agorà della sinistra lancia un appello a Rossi al dialogo e al confronto. Prima dio fare questo parla però degli errori di questa amministrazione e del clima di conflitto instaurato in questi mesi in città. Questa la nota integrale:
“Brindisi è sempre stata una città complessa sia dal punto di vista sociale sia per l’essere una realtà affacciata sul mare con alle spalle un vasto e ricco territorio agricolo, sia per l’essere una delle realtà industriali più importanti del Mezzogiorno, sia per avere eccellenze insieme a vaste zone di sofferenza.
Una città che ha attraversato momenti pesanti e lunghi periodi di grande pervasività ed oppressione della malavita organizzata, una città che talvolta si ripiega su sè stessa e perde di vista un orizzonte più vasto, intrappolandosi in guerre intestine.
Questa città complessa e talvolta contraddittoria ha bisogno di sentirsi coinvolta, vuole essere ascoltata anche nei suoi momenti di brontolio, nella sua vis polemica. Questa è la città però che è stata capace di unirsi e di avanzare proposte condivise nella nota fase di costruzione del Patto territoriale per lo sviluppo, il quale purtroppo perse la sua capacità dinamica quando una classe imprenditoriale poco lungimirante non seppe essere protagonista.
Tutto ciò conferma l’antefatto e che quindi va governata con particolare saggezza, capacità di ascolto e di coinvolgimento, prestando attenzione ai suggerimenti, pur se talvolta contraddittori, ed accettando le critiche, che si superano oggettivamente con l’agire.
In questi giorni stiamo vivendo un clima assolutamente diverso di quello che dovrebbe essere a fronte di problemi sociali, economici e di bilancio pubblico.
Legittimo che ognuno difenda il suo lavoro, legittimo che possa non gradire le critiche ma non è legittimo che ogni critica, ogni presa di posizione venga banalizzata ed il confronto scenda a livello di bar dello sport.
Questa Amministrazione e tutti i componenti di questa maggioranza hanno costruito molto ed assunto posizioni coraggiose nell’interesse della città ma negli ultimi mesi, subito dopo l’approvazione del piano di riequilibrio del bilancio e purtroppo anche a causa dello tzunami della pandemia CoVid19 che ha sconvolto anche la macchina amministrativa, hanno perso mordente, hanno interrotto il faticoso cammino della partecipazione democratica che peraltro aveva difficoltà a maturare già prima.
Anziché fermarsi a ragionare, a verificare ed adeguare il proprio cammino , come chiesto ripetutamente da alcune forze, in primis L’Agorà della Sinistra, ad ascoltare alcune critiche e suggerimenti avanzati all’interno della stessa maggioranza ed anche dalla collettività, specie quella organizzata, si è andato avanti, chiudendosi in ambiti sempre più ristretti, illudendosi di avere sempre la verità in tasca.
Quelle carenze stanno oggi scoppiando, stanno dividendo con talune prese di posizione avulse dal merito e dal contesto.
Specie per quanto riguarda la quadratura e presentazione del bilancio preventivo (ormai consuntivo) 2020 ed il previsionale 2021/2023 dove chi guida la macchina ha attivato uno scontro con il Dirigente che aveva contribuito alla preparazione e gestione del Piano di Riordino, tentando di scaricare sullo stesso responsabilità politiche che non erano, non sono e non saranno a carico della sua funzione, mettendo in oggettiva difficoltà l’Assessore al ramo che ha motivato le sue dimissioni.
In un momento così delicato la Politica ha rinunciato ad assumersi le sue responsabilità sia nel dialogo con la struttura tecnica sia nelle decisioni, affidando ad un Commissario ad acta la chiusura “tecnica” del bilancio di previsione 2020.
Grave errore, frutto come vediamo della serie di carenze inanellate nell’ultimo periodo, cui sta seguendo una irresponsabile bagarre dialettica mediatica, con la conseguente grande confusione nella cittadinanza.
Piuttosto che alzare muri di difesa, scaricare su altri i propri errori perché non ci si ferma a ragionare, comprendere, confrontare le proprie convinzioni con chi ha assunto posizioni ragionanti prima ed oggi costretto a prendere ufficialmente le distanze ?
Una maggioranza politicamente indebolita, oggettivamente in difficoltà non può rinchiudersi in sè stessa, un Sindaco in questa attuale situazione non può estraniarsi dal suo ruolo di coordinamento e rafforzamento politico della sua squadra, guardando alla città che è stato demandato a governare. Città che va compresa, coinvolta, aiutata., come abbiamo suggerito in modo articolato nel nostro documento del 18 novembre”.
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