BRINDISI – I dipendenti che prestano servizio nell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi stanno vivendo, da qualche tempo, con la paura di non trovare più la propria automobile lì dove l’avevano lasciata. Sembra che i ladri d’auto, infatti, abbiano scoperto un nuovo “campo” dove coltivare i propri loschi affari: il cortile della struttura. Negli ultimi due mesi, stando a una statistica limitata nel tempo e quanto più prossima all’attualità, si sarebbero verificati alcuni casi di furti e tentati furti d’automobile ai danni di dipendenti dell’azienda sanitaria locale. Medici, infermieri, portantini, non c’è categoria che possa ritenersi al riparo da un simile evento: la prima vittima, nell’arco di tempo preso in esame, è stato un medico; poi è stata la volta di un’infermiera; infine, ma in questo caso si parla di tentato furto, un’ausiliaria cui, l’altro giorno, i malviventi hanno cercato di forzare la serratura dello sportello.
Nell’ultima occasione, i ladri non sono riusciti a portare a termine il colpo ma hanno comunque danneggiato l’autovettura, compromettendone l’apertura e costringendo la proprietaria a sostituire la centralina elettrica. Il parcheggio destinato ai dipendenti, c’è da sottolineare, non è custodito: non si può, quindi, garantire un servizio di sorveglianza che vigili sui tantissimi mezzi parcheggiati 24 ore su 24. In più, l’ingresso di persone e automobili non è, ovviamente, rigidamente controllato e può capitare che anche i malintenzionati possano introdursi nell’area dell’ospedale e tentare ogni tipo di azione criminale. Questa situazione espone le vetture al rischio concreto, ma non per questo certo, di essere prese di mira dai ladri d’auto, categoria che sembra sempre sul punto di estinguersi ma che rinvigorisce quando altri “settori” criminali registrano dei periodi no e quando la crisi sociale, in questo periodo più di ogni altro della storia recente del Paese, infligge i colpi più duri. Da tempo si sente parlare dell’installazione di una telecamera alla sbarra che possa riprendere il traffico in entrata e in uscita dall’area del presidio ospedaliero, monitorando, così, il flusso dei veicoli.
La misura potrebbe servire da deterrente ai malintenzionati poiché rappresenterebbe un elemento in più di controllo. Magari, i ladri, soprattutto quelli più inesperti, sapendo che c’è una telecamera che li riprende al momento di lasciare l’ospedale a bordo del veicolo appena rubato, ci penserebbero due e più volte prima di correre il rischio di venire scoperti.
Maurizio Distante
Commenta per primo