La villa dell’ex cassiere della SCU diventa “Cantina della legalità”, domani l’inaugurazione

TORCHIAROLO – La villa dell’ex cassiere della SCU diventa “Cantina della legalità”, domani l’inaugurazione.

Verrà inaugurata mercoledì 22 luglio, alle 19 in località Santa Barbara, la Cantina della legalità. I frutti delle terre di Torchiarolo, specialmente quelle che per anni agivano sfuggendo agli occhi attenti dello Stato, hanno nuova vita. La “Cantina della legalità” è il progetto approvato dal Ministero dell’Interno finalizzato alla produzione di eccellenza di vino biologico da parte della cooperativa Terre di Puglia, che gestisce i beni confiscati alla criminalità: una villa e ben trenta ettari di terreno impiantato a vigneto vergine.

Confiscata e poi consegnata al comune di Torchiarolo, quella che era la villa dell’ex cassiere della Sacra Corona Unita, Antonio Screti, già da anni infatti è terra di vini profumati e apprezzati non solo dagli addetti ai lavori: grazie all’impegno della cooperativa di Libera, Libere terre, qui si sono messi in piedi vigneti che portano, nei loro nomi, il marchio di chi ha agito nella legalità. A elogiarne il lavoro, anche il commissario europeo delegato agli affari interni, Cecilia Malmstrom, nel 2012.

Oggi, il loro percorso si avvia verso una nuova stagione: il progetto è stato finanziato nel Piano operativo nazionale per la sicurezza e cofinanziato dall’Unione Europea per  1milione e 160mila euro, potando al recupero e alla ristrutturazione dei depositi e della cantina, rimasti per anni in disuso.

Grazie a questo progetto, si potrà creare un centro integrato di imprenditoria sociale in grado di sperimentare e  produrre vino biologico, svolgendo attività di formazione sui temi legati all’enologia, al turismo enologico ed enogastronomico. Tutto questo, senza intaccare le attività agricole già svolte dalla cooperativa e a quella di formazione alla  legalità che trova il suo punto di massima espressione nei campi di volontariato organizzati da Libera, Arci, Cgil e Spi.

“Finalmente si é ridata energia a beni che per lungo tempo hanno rappresentato il potere della criminalità – ha dichiarato il sindaco di Torchiarolo, Nicola Serinelli – Grazie all’impegno delle forze sane della società locale, ora diventano volano per lo sviluppo di un’economia legale, sostenibile e solidale. Per molti, soprattutto giovani, portatori di handicap, ex detenuti e più in generale uomini di coraggiosa speranza, il recupero di questo patrimonio e la sua nuova immissione nel circuito della legalità diventa opportunità di lavoro e soprattutto di riscatto sociale, che svincola dalle logiche assistenziali e dalle tentazioni di un’economia criminale, sempre in agguato là dove il territorio e soprattutto la politica faticano a dare risposte ai bisogni della gente.”

Agnese Poci

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