ERCHIE – Una valigia, non solo simbolica, in cui conservare quanto di più prezioso per una donna vittima di violenza: tutto ciò che le è necessario per ricominciare e, soprattutto, il coraggio e la dignità.
Si terrà domani (7 luglio) alle 19.30 nell’Atrio del Palazzo Ducale di Erchie, con Maria Grazia Passeri e con Katia Pacelli, rispettivamente Presidente e Direttore dell’Associazione Salvamamme di Roma, la presentazione del progetto pilota delle Associazioni “I Diritti Civili 2000 – Salvabebè /Salvamamme” e “Salvabebè/ Salvamamme onlus” e “La Valigia di Salvataggio” che ha ottenuto, tra l’altro, il Patrocinio del Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Regione Lazio.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Giuseppe Margheriti, del Comandante della locale Stazione dei Carabinieri Giuseppe Caramia , di Don Domenico Carenza, Arciprete dell’Unità Pastorale e delle Consigliere Ilaria Roma e Cinzia Saracino, porteranno il loro saluto Mariella Fanuli per la Camera Minorile di Brindisi e Alessandro Nocco per la Fondazione Beato Bartolo Longo.
Interverrà Moira Fusco che porterà l’esperienza del Centro Antiviolenza di Lecce.
“Crediamo fermamente che importare buone prassi significhi attivare concretamente processi virtuosi per iniziative pubblico-private efficaci nella gestione e nella qualità. Contiamo nella creazione di una rete forte per attivare sinergicamente ogni forma di contrasto alla violenza, a difesa dei diritti delle donne e dei bambini – spiega l’assessore alle Pari opportunità di Erchie Chiara Saracino – “La valigia di Salvataggio” rappresenta un aiuto concreto alle donne che vogliono fuggire, o che sono già fuggite, dalla violenza, che non hanno il tempo di prendere il necessario e non sanno come agire e muoversi. Un’idea brillante, un progetto innovativo e di successo che Katia Pacelli e Maria Grazia Passeri, giunte da Roma con il loro entusiasmo e con grande spirito di solidarietà, ci presenteranno. Una valigia piena di abiti, istruzioni e informazioni, ma soprattutto d’amore e aiuto per chi ha bisogno e spesso non ha voce per richiederlo o ha sordi intorno a sé. Insieme si può”.
BrindisiOggi
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