MESAGNE- Rosa e Cosimino hanno quattro figli, tre gemelle di quasi 6 anni, e un bimbo di 4. Vivono a Mesagne. Cosimino lavora al servizio controllo bagagli all’aeroporto del Salento, il suo stipendio riesce a raggiungere i 1200 euro al mese, non va oltre. Rosa cerca un lavoro, in un tutti questi anni non è riuscita a fare molto con 4 bambini da accudire. Tre sono arrivate tutte insieme. Che gioia, e che gran fatica. Prima aveva una bottega di orafo, conosce bene questo mestiere. Una bella famiglia, felice, dignitosa ma che non riesce ad arrivare a fine mese, quest’anno le difficoltà sono maggiori. Il Comune di Mesagne ha rigettato la loro richiesta di sussidio di 150 euro al mese per le famiglie con presenza di gemelli. La famiglia Destino non rientra tra gli aventi diritto perché supererebbe di poco il reddito. “Ma cosa sono 1200 euro per sei persone- spiega Rosa– quest’anno le bambine hanno iniziato la scuola elementare, grazie a mio padre abbiamo potuto comprare gli zainetti. Noi paghiamo un mutuo, ho acquistato la cameretta a rate, sino a questa estate i bambini dormivano nelle cullette, ormai troppo piccole per loro. Devo comprare i giubbotti nuovi. E poi ci sono le bollette, la luce e l’acqua. Il mio bambino più piccolo ha anche qualche problema di salute e abbiamo delle spese per le visite specialistiche. E’ necessario un aiuto, 1200 euro forse sono sufficienti per una famiglia di 4 persone, ma non di 6”.
Rosa ha presentato la domanda all’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Mesagne a gennaio scorso, come ogni anno. In passato a giugno riceveva il contributo. Quest’anno nulla. Alla fine dopo le numerose proteste in Comune è riuscita ad ottenere 250 euro in tutto, per il futuro non avrà nient’altro. “Mi hanno detto- continua la mamma delle gemelle- che non ci sono soldi, che non possono aiutarmi. Ma io non posso credere che il Comune di Mesagne sta messo così male. Ora il contributo è stato anche abbassato per le altre famiglie a 100 euro al mese”.
Una mamma forte, dignitosa, che lancia una richiesta di aiuto con quattro figli da sfamare, in un’Italia che non riesce più a formare famiglie.
Lucia Portolano
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