La spesa nel cassonetto dei rifiuti, quella di Martino una storia come tante

BRINDISI-Rovistano ogni giorno in questi cassonetti, portano da casa anche le buste. “Sai c’è merce buona. Guarda questa mela può durare anche altri cinque”, ce l’ha in mano Martino Rodio, pensionato brindisino di 79 anni, la mostra come una conquista. Con lui c’è una signora, avrà forse 50 anni. Non sono amici, ma si conoscono. Si incontrano davanti al cassonetto dei rifiuti. Sono entrambi brindisini. Il contenitore è pieno di frutta e verdura gettata dal supermercato vicino.  Sono le 10 del mattino. Siamo al rione Commenda, vicino al parco Di Giulio. Ogni giorno viene buttata la merce che  non si può più vendere. E ogni giorno Martino, viene qui a fare la spesa.  La gente che passa guarda i due signori “Sono un pensionato- racconta- mi danno 5mila euro all’anno. Vivevo in una casa da abusivo poi mi hanno mandato via”. Ed ora dove vive signor Martino? “E mica glielo dico”, mi risponde.

martino rodioRacconta che ogni giorno viene qui. “Sono stato un contadino- spiega- la riconosco la buona frutta. Vivo da oltre 30 anni a Brindisi, sono nato a Martina Franca”. Mette nella busta una confezione di uva nera e una mela gialla, e va via. Per oggi la frutta ce l’ha.

La signora invece non vuol parlare, lei nella busta ha riposto anche un po’ di verdura.  Con il sorriso sulle labbra, in maniera molto discreta prende tutto e va via.

Lucia Portolano

2 Commenti

  1. Perché invece di buttare la roba ancora buona nei cassonetti, non si pensa di metterla in un posto più decente, magari una cassettina in strada a disposizione di chi è più bisognoso?

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