BRINDISI-Un siciliano immigrato a New York negli anni 50, le paure, i timori, la voglia di ricominciare, e la speranza in una vita migliore in un mondo così lontano da casa. Sebastiano Somma racconta agli studenti degli istituto tecnico Giorgi di Brindisi questa sua nuova esperienza teatrale in cui interpreta un immigrato siciliano in America. L’attore questa mattina ha incontrato gli studenti di questo istituto brindisino per discutere del tema attuale dell’immigrazione, un fenomeno cambiato nel tempo, che ha visto l’Italia in passato come luogo da cui partire ed oggi la terra che accoglie. Una sfida del mondo contemporaneo che affonda in alcune contraddizioni e nella difficoltà dell’integrazione. Dal teatro alla vita per comprendere i temi più importanti del mondo contemporaneo.
L’attore Sebastiano Somma è oggi a Brindisi perchè protagonista dello spettacolo teatrale “Uno sguardo dal ponte” che pare lo nuova stagione teatrale del Nuovo Teatro Verdi. La preside del Giorgi Maria Luisa Sardelli ha chiesto di incontrare i suoi studenti prima dello spettacolo.
L’opera, scritta da Arthur Miller nel 1955 e considerata tra i più importanti testi della drammaturgia americana, racconta la miseria degli immigrati italiani, la loro difficoltà ad adattarsi al nuovo mondo, e l’incapacità di comprendere un sistema di leggi che ritengono differente dall’ordine naturale delle cose. All’incontro a scuola nell’aula Paolo Borsellino i ragazzi hanno incontrato anche il presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Carmelo Grassi.
Non si preoccupi più di tanto di mettere in scena la solita sceneggiata melenso-buonista sull’immigrato che parte “..pe’ terre assaie luntane e a’ luna miezo o mare nu poco e’ Napule te fa vvedè…”. I nostri giovani, grazie alla disoccupazione meridionale superiore al 70% la vanno a vivere per davvero l’emigrazione e dintorni.Altro che drammi sul palcoscenico: qui lo viviamo ogni giorno.