La semi rottura tra Italia Viva e il sindaco: “Il nostro voto non sarà scontato, lontani nei metodi e nei temi”

BRINDISI – (da il7 Magazine) Saranno la spina nel fianco della maggioranza di Riccardo Rossi. Il voto dei due consiglieri comunali di Italia Viva, Lorenzo Guadalupi e Alessio Carbonella, non sarà per nulla scontato. I consiglieri del Partito di Renzi hanno scelto di restare fuori dal Rossi bis, e quindi non avranno nessun assessore, ma siederanno ancora tra i banchi della maggioranza. Per il coordinatore provinciale di Italia Viva, Lorenzo Guadalupi, una scelta di coerenza. Guadalupi è un giovane consigliere, alla prima esperienza politica amministrativa ma con le idee chiare. Sia lui che Carbonella sono nati e cresciuti masticando politica. Il padre di Guadalupi è un ex consigliere comunale ed ex dirigente del Partito repubblicano. Mentre Alessio Carbonella è nipote di Giovanni Carbonella, l’ex parlamentare, prima Margherita poi Pd.

Coordinatore perché avete scelto di restare fuori dalla nuova giunta Rossi?

“Siamo stati convocati dal sindaco Riccardo Rossi e in quell’incontro abbiamo espresso le nostre perplessità sulla gestione di questi primi tre anni di legislatura. Prima di tutto non abbiamo apprezzato le modalità con cui sono state adottate le varie decisioni. Riteniamo che in questi anni sia mancato un reale confronto tra le forze politiche. Sarebbe state necessarie riunioni di maggioranza, anche con scontri accesi, ma questi avrebbero portato a fare sintesi e trovare soluzioni. Ed invece nulla. È da due anni e mezzo che Italia Viva chiede un cambio di rotta, ma è stato fatto poco o niente”.

Il sindaco ha azzerato le deleghe della giunta per aprire una riflessione. Quale è stato il ruolo delle forze politiche in queste settimane di attesa?

“Anche in questo contestiamo le modalità del confronto. Erano necessarie riunioni condivise per scrivere un programma  forte di rilancio da sostenere tutti insieme. Solo dopo bisognava parlare di deleghe, e dopo ancora di nomi di assessori. Non abbiamo voluto fare come il Pd che ha mandato una sequela di punti programmatici che non si sono risolti in tre anni, figuriamoci nei due rimasti”.

A parte le modalità, voi avete parlato di distanze con il sindaco. In quali argomenti sono emerse le distanze  e i contrasti?

“Per quanto ci riguarda è imprescindibile dal futuro di questa città un intervento sostanziale sul porto e la zona industriale. Non si può non sostenere i progetti per rilancio del porto e stare sempre a litigare con il presidente dell’Autorità portuale. È necessario un dialogo e un confronto costruttivo per la città, indipendentemente dalla posizioni personali. Nello stesso tempo non si può ignorare la zona industriale, la sua esistenza e il suo futuro. Per questo bisogna dialogare con associazioni di categoria e con gli enti. Tutto questo porta infrastrutture, prestigio, e posti lavoro.  E tutto questo sino ad oggi è mancato. Quando abbiamo candidato Rossi eravamo consapevoli della sua estrazione politica, ma insieme avevamo anche condiviso un programma elettorale. Le divergenze tra noi e lui verranno fuori sicuramente nelle prossime Conferenze dei servizi, in particolar modo quella su Edison, anche se il consiglio comunale ha dato un mandato ben preciso al sindaco”.

Avete detto che nonostante tutto questo voi resterete in maggioranza. Non vi sembra una contraddizione?

“La nostra sarà una presenza critica e costruttiva. Vogliamo ancora credere un rilancio è possibile. Avremo l’occhio vigile su tutte le questioni, ma lo faremo con le mani libere. E giusto restare nella maggioranza dove siamo stati eletti, ma non per questo è scontato il nostro voto. Studieremo di volta in volta le carte e decideremo che fare. Comunque parteciperemo alle riunioni di maggioranza e daremo il nostro contributo sui vari temi sperando di trovare condivisione”.

Vi ritenete un elemento di disturbo per Rossi e i suoi?

“Sicuramente non ci avranno come  vorrebbero. Siamo sempre stati l’anima critica di questa maggioranza, ora abbiamo deciso di farlo pubblicamente. Dopo la campagna elettorale delle regionali abbiamo cambiato il nostro atteggiamento politico. Il giorno che venne Ivan Scalfarotto a Brindisi  già annunciamo che a noi così non piaceva”.

Il governo Rossi potrebbe avere in consiglio due voti in meno?

“Assolutamente si, voteremo contro tutte le volte che i provvedimenti non saranno in linea con le nostre politiche”

Come vi siete lasciati alla fine con il sindaco?

“Alla fine tutto sommato bene. All’inizio ci sono state le prime crepe. Ma abbiamo spiegato che un nostro assessore sarebbe stato per loro un elemento di disturbo”.

Lucia Portolano

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