BRINDISI- Bruno azzera la segreteria provinciale e non si fa attendere la risposta dei componenti. Ormai all’interno del Pd si è giunti alla resa dei conti. In una nota congiunta a firma di Corrado Tarantino, Sandro Anelli, Mario Monopoli, Antonio Friscina e
Antonio Gennaro chiedono che a questo punto siano rispettate le regole del partito e invitano in qualche maniera il segretario provinciale a dimettersi in quanto incompatibile.
“ Se non abbiamo capito male- scrivono- tale decisione è scaturita dalla non condivisione delle espulsioni (che in realtà è una non registrazione dall’anagrafe degli iscritti), di alcuni iscritti del PD. Allora la domanda nasce spontanea, che c’entra la segreteria con quella decisione? Infatti tale provvedimento è stato assunto dalla Commissione Provinciale di Garanzia, che nel pieno potere delle proprie funzioni e della propria autonomia ha provveduto a far rispettare lo Statuto. Se la motivazione è questa, allora l’unico che si sarebbe dovuto dimettere è proprio Bruno che aveva convocato la riunione della Commissione di Garanzia, per quel giorno e con quell’ordine del giorno.”
I componenti non condividono il metodo utilizzato da Bruno. “Ci saremmo aspettati- dicono- una convocazione degli organismi dirigenti del Partito, la Direzione Provinciale piuttosto che la assemblea provinciale nella quale fare un’analisi del voto, discutere di quanto sta accadendo nella nostra provincia e magari come rilanciare un’azione politica del Partito che per usare un eufemismo è ormai da troppo tempo latitante. Ma si sa che Bruno è allergico alle riunioni e alle discussioni, basta pensare che da quando è stato eletto (2013) non ha mai convocato l’assemblea provinciale, e l’ultima convocazione della direzione provinciale risale al 23 febbraio 2015”
Per loro una situazione imbarazzante. “ che abbiamo posto piu’ volte- aggiungono- sperando che il tutto si potesse risolvere, assodato tra l’altro che a norma di Statuto, Bruno è incompatibile con la carica di segretario essendo anche Sindaco di Francavilla e Presidente della Provincia. Aveva garantito che questa sua situazione sarebbe stata risolta insieme alla risoluzione della incompatibilità nella quale era incappato Emiliano (che non a caso si è dimesso da Segretario Regionale). Ma nulla di tutto ciò, ha provato a barcamenarsi, a dire tutto e il contrario di tutto, provando solo e soltanto a salvare se stesso e il suo triplice incarico, e oggi abbiamo assistito all’apice di tali capitomboli! Lo ammettiamo, abbiamo avuto la colpa di lavorare sempre in silenzio, per il partito, provando anche a sopperire il vuoto di direzione politica dovuta all’assenza di Bruno, assumendoci anche responsabilità e funzioni che non erano nostre, potevamo scomparire nelle campagne elettorali come ha fatto lui, potevamo non impegnarci a garantire il tesseramento al Partito, come ha fatto lui, potevamo non presenziare ad incontri nei circoli, come ha fatto lui, ma non ce la siamo sentita, abbiamo messo davanti a tutto la responsabilità e il partito.
Alla fine affermano: “ La risposta è stata l’irresponsabilità e la boria di potere. Chiediamo scusa a tutte le iscritte e gli iscritti per aver sostenuto un segretario che evidentemente non lo meritava. Ora ci auguriamo che qualcuno si ricordi di far rispettare le banali regole della democrazia e del funzionamento del Partito, ci auguriamo che qualcuno si ricordi che in questa provincia esistono organismi dirigenti ed iscritti che meritano rispetto.”
BrindisiOggi
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