
MESAGNE- La scuola non è uguale per tutti, penalizzati gli studenti diversamente abili senza assistenza, e scatta l’esposto alla Procura.
La denuncia parte dal caso di Mesagne dove è in atto una battaglia drammatica. I genitori di bambini e ragazzi disabili stanno combattendo per difendere il diritto all’assistenza scolastica dei propri figli e al diritto allo studio.
La Funzione Pubblica della CGIL si dice pronta a scendere in campo al fianco di questi genitori che a causa dei tagli indiscriminati si vedono negare un’assistente, che aiuti i loro figli ad accudirli e integrarsi in classe , per tutto il tempo scuola, ovvero l’intera giornata scolastica.
“Nello specifico, il servizio di integrazione scolastica degli alunni diversamente abili nell’Ambito Territoriale Sociale di Mesagne è seriamente messo in discussione, a causa di una drastica riduzione del 70% delle ore destinate per assistere questi studenti- dice la CGIL- Tradotto significa che viene cancellato il diritto allo studio per molti ragazzi diversamente abili!
Infatti, fino a quando non avranno i loro assistenti per tutto il tempo scuola, molti disabili scolarizzati nei Comuni afferenti il suddetto Ambito, non potranno comunque vivere e studiare come gli altri loro coetanei più fortunati”.
“La Funzione Pubblica CGIL e alcuni genitori dei bambini diversamente abili hanno deciso di preparare un esposto denuncia al fine di vedere riconosciuti i diritti ai diversamente abili, colpevoli di essere nati nel comune sbagliato- concludono- Il quadro che ne viene fuori nel nostro territorio è di una società disgregata, in cui aumentano le diseguaglianze e che lascia indietro i più deboli.
Noi della FP CGIL non rimarremo passivi a tali gravi ingiustizie e porremo in essere, oltre alle suddette denunce, tutti gli opportuni provvedimenti consequenziali, affinchè venga garantita l’inclusione sociale di tutti i bambini”.
Dal canto suo la Provincia di Brindisi garantisce di aver fatto quanto era dovuto nei confronti degli studenti diversamente abili. Parliamo di assistenza specialistica e trasporto per gli studenti delle scuole superiori; supporto del diritto allo studio degli alunni videolesi e audiolesi frequentanti le scuole dell’infanzia, la scuola primaria, le scuole media di primo grado e la scuola media di secondo grado.
“A causa dei vari provvedimenti normativi di contenimento della spesa pubblica, tuttavia, si potrà garantire esclusivamente quanto previsto nelle Linee Guida per la riorganizzazione dei servizi- dice il presidente dell’Ente Maurizio Bruno- e non sarà più possibile come negli anni precedenti estendere il supporto agli studenti universitari videolesi audiolesi e prevedere interventi di sostegno extrascolastico a domicilio”.
La CISL FP, invece, ha chiesto un incontro urgente con il Prefetto e con l’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Puglia, per meglio comprendere eventuali inadempienze e l’indirizzo politico economico che le amministrazioni comunali in capo all’ambito intenderanno adottare.
BrindisiOggi
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