BRINDISI- Si cercano i dispersi, secondo la lista dei passeggeri i conti non tornano. Nessuno si vuole sbilanciare, ma il numero che gira è di circa 38 persone che mancherebbero all’appello. La nave San Giorgio alle 19’30 è ancora a 10 miglia da Valona nelle acque della tragedia. Insieme alla nave della Marina militare anche i tre rimorchiatori Barretta, Asmara, Marietta e Tenax partiti da Brindisi ieri mattina per soccorrere la Norman Atlantic.
La San Giorgio per il momento non si muoverà di lì, è possibile che il trasbordo venga fatta attraverso degli elicotteri.
I rimorchiatori sono impegnati in queste ore nella ricerca dei dispersi. Bloccate le operazioni di recupero del traghetto a causa delle cattive condizioni del tempo, forti venti e mare agitato che hanno spezzato più volte i cavi. “I nostri tre mezzi- spiega Francesco Barretta, uno dei titolari dell’impresa dei rimorchiatori- si stanno occupando della ricerca dei dispersi ci sono delle discordanze nella lista dei passeggeri. Finite le ricerche e verificate le condizioni meteorologiche si proverà ad agganciare nuovamente il traghetto. I cavi si sono più volti rotti, al momento ci sono forti venti. Bisogna provvedere a mettere in sicurezza la nave, c’è pericolo di inquinamento nel mezzo c’è gasolio e olio e siamo vicini alla costa”.
Non è stato indicato un tempo preciso per le operazioni di ricerca. “Non sappiamo ancora- aggiunge l’imprenditore- quando e dove sarà trasportato il traghetto, si prevede un porto della Puglia. Attendiamo indicazioni”.
Sui rimorchiatori sono all’opera 22 persone oltre al personale a terra che sta coordinando le operazioni. Intanto Barretta spiega cosa è accaduto ieri sera alla nave container Spirit e ai motivi per i quali i 49 naufraghi sono stati dirottati a Bari. “La Spirit non avrebbe dovuto ormeggiare nel porto ma ci doveva essere il trasbordo dei passeggeri su altri mezzi- afferma Francesco Barretta- la nave doveva solo fare fondo e lasciare i naufraghi, ma il primo pilota nel tentativo di salire a bordo del traghetto si è infortunato al braccio, poi le condizioni meteo, già avverse, sono peggiorate repentinamente e con il comandante della Spirit è stato deciso di evitare l’operazione troppo pericolosa”.
Intanto ormai nel mare è buio pesto, la vittima sono salite ad 8 e stando al numero dei dispersi purtroppo nelle prossime ore potrebbero aumentare. Buone notizie giungono per il medico oculista bresciano che i parenti temevano fosse disperso , la Capitaneria ha telefonato al figlio annunciando che l’uomo si trova sulla San Giorgio. Ma purtroppo questa vicenda racconta anche tante tristi storie, come quella della donna di 56 anni ricoverata all’ospedale di Galatina che ha descritto la morte di suo marito, “siamo rimasti quattro ore in acqua e lui mi diceva moriamo, stiamo morendo”. E poi il nulla.
Lucia Portolano
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