BRINDISI- All’orizzonte uno spiraglio per il rilancio la Cittadella della Ricerca. La giunta regionale ha deciso di candidare l’Area della Cittadella di Brindisi, partecipando all’avviso pubblico bandito dall’ENEA, per la selezione di un sito per l’insediamento dell’esperimento DTT (Divertor Tokamak Test).
Il DIVERTOR TOKAMAK TEST Facility è un “esperimento innovativo”, ideato dai ricercatori dei principali enti di ricerca italiani (ENEA, CNR, INFN), unitamente ad alcuni tra i principali atenei del paese e condiviso anche da EUROfusion (Consorzio europeo per lo sviluppo della fusione nucleare), finalizzato alla costruzione di un dispositivo per gli studi sulla generazione di energia elettrica mediante fusione termonucleare.
Si tratta di un’infrastruttura strategica di ricerca che svilupperà anche tecnologie innovative per la competitività del tessuto imprenditoriale, con ricadute scientifiche, tecnologiche ed economiche di grande interesse per il sistema produttivo italiano e regionale con la previsione – tra l’altro- di 1.600 nuovi posti di lavoro ed una ricaduta economica complessiva di 2.000 milioni di euro.
L’investimento complessivo per la costruzione del sito è stimato in complessivi 500 milioni di euro, ripartiti tra diversi attori istituzionali, al quale si aggiunge il costo della connessione alla rete elettrica nazionale.
Il piano finanziario messo a punto dal governo insieme all’ENEA come riportato nell’avviso, prevede: mutuo europeo di 250 milioni di euro erogato dalla Banca Europea degli Investimenti; finanziamenti nazionali di varia natura per 160 milioni di euro; contributi da EUROfusion pari a 60 milioni di euro; contributi dalla Repubblica Popolare Cinese, partner scientifico del progetto, per circa 30 milioni di euro.
Dal canto suo, l’Ente territoriale che si candida ad ospitare il DTT dovrà assicurare, secondo quanto indicato nell’avviso pubblico, tra i principali punti:
1) mettere a disposizione l’area (superficie minima compresa tra i 4 e i 6 ettari) per la costruzione del centro entro e non oltre il 30/11/2018; l’area dovrà essere completamente libera o occupata da edifici che possono in parte essere adattati alle esigenze del centro di ricerca;
2) cedere la proprietà a titolo gratuito all’ENEA dell’area già di proprietà dell’Ente territoriale o di altro soggetto di cui l’Ente territoriale abbia acquisito formalmente la disponibilità alla cessione;
3) contribuire finanziariamente alla realizzazione del sito con un co-finanziamento nella misura minima di 25 milioni di euro;
4) impegnarsi a realizzare, qualora non presenti, tutte le eventuali necessarie opere di urbanizzazione primaria nei tempi previsti per la realizzazione degli edifici;
5) impegnarsi, qualora non lo siano, a rendere le strade di accesso al sito idonee per il transito di trasporti eccezionali;
6) provvedere all’estensione della linea elettrica capace di sostenere un carico di 300 MVA in continua;
La Giunta ha approvato, in uno alla decisione di candidatura, lo schema di protocollo di intesa tra Regione Puglia, Provincia di Brindisi e Comune di Brindisi.
BrindisiOggi
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