BARI – “La Regione Puglia finalmente istituirà le unità speciali di continuità assistenziale per la gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero, seppur in notevole ritardo rispetto alle altre Regioni. Meglio tardi che mai. Avevamo chiesto già da settimane di dare mandato alle Asl per istituire queste unità, previste dal Cura Italia lo scorso 9 marzo, che costituiscono un supporto all’organizzazione del lavoro dei medici e infermieri del territorio e un aiuto per quei pazienti che non necessitano di ricovero. Purtroppo la Puglia, come spesso accade, arriva ultima, ora però si proceda con celerità”. Lo afferma la consigliera del M5S Antonella Laricchia.
Il Cura Italia prevede l’istituzione di una unità ogni 50.000 abitanti, presso una sede di continuità assistenziale già esistente. L’unità speciale è costituita da un numero di medici pari a quelli già presenti nella sede di continuità assistenziale prescelta ed è attiva sette giorni su sette, dalle ore 8 alle ore 20.
“Purtroppo l’assistenza sul territorio – continua Laricchia – non è mai stata tra le priorità di Emiliano, troppo impegnato in questi cinque anni a tagliare posti letto e chiudere ospedali con la scusa di una riconversione inesistente. Lui che ora ha il coraggio di proporsi come colui che dovrebbe sistemare la sanità pugliese dopo i danni combinati. Un po’ troppo tardi”.
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