BRINDISI/LECCE- Ci risiamo. Il problema dei pullman stracolmi è sempre stato molto attuale e nonostante se ne parli ormai da anni e, quest’anno, puntualmente, si è verificato di nuovo. In particolare, a lamentarsi stavolta sono gli studenti universitari che, con il pullman, raggiungono Lecce per studiare, svolgere gli esami e seguire le lezioni. La questione riguarda l’autobus che parte alle 7,25 dalla stazione ferroviaria di Brindisi, l’unico che arriva in tempo per le elezioni. Il successivo infatti resta quasi vuoto.
I posti a sedere, nello specifico, terminano molto presto e tanti ragazzi sono costretti a completare il viaggio in condizioni poco stabili: affollati e in piedi, senza considerare che, data soprattutto la velocità, una frenata potrebbe catapultarli per terra.
“Tutto ciò è inammissibile –lamentano i ragazzi – e per raggiungere un luogo di cultura non si può rischiare così tanto. Non vogliamo affrontare un’odissea”. Appare chiarissimo il messaggio dei pendolari: pagare il prezzo del biglietto (o dell’abbonamento) deve garantire loro un viaggio sicuro.”
I ragazzi chiedono di aumentare la corsa nello stesso orario che li permetta di seguire le lezioni.
Antonio Solazzo
Purtroppo commentare questo disservizio è diventato come parlare con un muro di gomma e ribellarsi al vuoto.Speriamo che,un giorno,quando farà comodo,qualche parola salti agli occhi di chi ha il dovere di guardare meglio questo assalto di studenti a mezzi pubblici squalificati per un servizio pagato e non garantito.
Di prima mattina già tutti stanchi?