BRINDISI- Nell’ambito delle misure di contenimento ANTICOVID-19 Il Prefetto di Brindisi, su indicazione del Ministro dell’Interno, ha programmato una serie di incontri con i diversi attori Istituzionali della Provincia alla presenza delle OO.SS. CGIL- CISL- UIL e UGL per avviare un monitoraggio del disagio economico-sociale e contestualmente un attività di prevenzione dei fenomeni criminosi e di ogni forma di illegalità.
Il primo incontro programmato in video conferenza per il 21 aprile prossimo alle ore 10,00 si articolerà in 4 momenti dedicati alle dinamiche societarie del settore industriale ed artigianale, della distribuzione al dettaglio della piccola e media impresa, del comparto turistico-alberghiero e della ristorazione e della filiera alimentare.
Il monitoraggio si rende necessario nell’ambito delle misure di contenimento della grave emergenza epidemiologica in atto in quanto oltre alle iniziative che riguardano la tutela della salute dei cittadini bisogna monitorare l’impatto economico-sociale delle scelte e delle politiche pubbliche in questo delicato e difficile contesto storico verificandone l’impatto a partire dalle fasce deboli della popolazione che sono quelle più esposte.
La CGIL di Brindisi sarà presente all’incontro del 21 aprile per rappresentare le tante criticità riscontrate sul territorio a partire dalla sanitaria all’impatto sui settori economici individuati dal Prefetto per il primo incontro di monitoraggio.
“Tanto si rende opportuno anche al fine di scongiurare il rischio che alle concrete e tangibili difficoltà delle imprese, del mondo del lavoro e dei cittadini in questo momento si accompagnino tensioni sociali che sfocino in una recrudescenza di fenomeni mafiosi e criminali dovuti all’emergenza lavorativa ed economica- dice la CGIL- Occorre dunque vigilare attraverso presidi di legalità in chiave preventiva come condizione necessaria per una convivenza civile, per la garanzia dei diritti civili e sociali che accompagnino la fase della ripresa economica del paese contenendo le situazioni di disagio sociale. Si tratterà di avviare e mantenere un’attività sul territorio provinciale per contenere quei fenomeni criminali che costituiscono una minaccia agli equilibri delle ordinarie regole di concorrenza e che possono infiltrarsi a partire dal settore turistico alberghiero, come nel settore industriale, artigianale e agroalimentare andando a compromettere quell’esercizio dell’attività di impresa costituzionalmente garantito anche con riferimento al pervasivo fenomeno dell’usura. In particolare, poichè in un territorio come il nostro, caratterizzato da minore sviluppo ed altissimi tassi di disoccupazione, vi è il concreto rischio di incappare in forme di sostegno da parte di organizzazioni criminali. A tal fine occorre veicolare al massimo l’informazione sulla situazione del territorio e il dialogo con le parti sociali. Particolare attenzione dovrà essere dedicata in questa fase a favorire un rapporto più agevole con le pubbliche amministrazioni allo scopo di evitare ritardi e disfunzioni. Allo stesso modo ci si dovrà soffermare sulle dinamiche societarie della filiera agro-alimentare, delle infrastrutture sanitarie per la parte degli approvvigionamenti dei presidi medici, del comparto turistico alberghiero e della ristorazione, nonchè del settore al dettaglio della piccola medio impresa”.
BrindisiOggi
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