ROMA- Il Governo approvato definitivamente il Reddito di Inclusione. Una misura contro la povertà che dal primo gennaio 2018 aiuterà oltre 400.000 famiglie, 1,8 milioni di persone in condizione di povertà. Il provvedimento era stato ideato dal governo Renzi oggi portato a casa da Gentiloni.
Si tratta di un sostegno che va dai 190 ai 485 euro al mese per famiglia, e che prevede contemporaneamente percorsi personalizzati per riuscire a migliorare la propria situazione di difficoltà. “Mentre i 5 stelle blaterano- afferma la parlamentare del Pd Elisa Mariano- noi facciamo. L’Italia si dota così di uno strumento di lotta alla povertà che avrà carattere universale. Ora il nostro impegno sarà quello di dedicare a questa misura sempre maggiori risorse così da aumentarne i beneficiari e dare una mano concreta a chi sta peggio, a chi è rimasto indietro, a chi non ce la fa”.
Il reddito di inclusione viene riconosciuto ai nuclei familiari che hanno determinati requisiti relativi alla situazione economica. In particolare, il nucleo familiare del richiedente dovrà avere un valore dell’Isee, in corso di validità, non superiore a 6mila euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro. In prima applicazione sono prioritariamente ammessi a questa misura i nuclei con figli minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati ultra cinquantacinquenni.
Fermo restando il possesso dei requisiti economici, il reddito di inclusione è compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa. Non è invece compatibile con la contemporanea fruizione, da parte di qualsiasi componente il nucleo familiare, di ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria.
BrindisiOggi
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