DIRITTO DI PAROLA- Non si è parlato della “ buona scuola” , la recente riforma scolastica che tanto ha fatto discutere, né del diritto allo studio, del caro libri o di mobilitazioni studentesche.
Temi di grande attualità, da sempre al centro dell’attenzione dell’Unione degli studenti.
Abbiamo discusso della nostra città, dei suoi problemi, dei sui limiti e pregi.
Questi ragazzi, a differenza di molti loro coetanei, sono quotidianamente impegnati in battaglie civili, a sostegno di rivendicazioni sociali e culturali.
Giammarco Palumbo. Studente del Liceo Classico, è il coordinatore provinciale..
Per lui “ Brindisi non offre spazi adeguati per far incontrare i giovani, non è a misura di studente.
Siamo preoccupati per il nostro futuro, la situazione è stagnante, non si intravedono segnali concreti del tanto auspicato nuovo modello di sviluppo.
Continuano a considerarci terra di conquista, vedi l’ultima proposta di spostare la Tap da noi, idea assolutamente irricevibile. E che dire del nostro porto sempre più trascurato e dimenticato”.
Per Giordana Spina, studentessa del Liceo Classico Marzolla “ occorre sostenere in ogni modo le nostre due eccellenze culturali, il Museo e la Biblioteca provinciale, inserendole in un contesto di più ampio respiro.
La cultura e la formazione dovrebbero essere al centro delle politiche del nostro Comune.
Meno sagre, più cultura. In questo modo, le risorse finanziarie potrebbero essere destinate a fini e scopi molto più nobili e produttivi.”
Gaia Pellegrino, invece, pone l’accento sulla nostra storia “Brindisi è una città millenaria, andrebbero valorizzate le sue bellezze storiche, archeologiche, artistiche.
Dobbiamo far conoscere , nella sua autentica valenza ed essenza, la nostra città.
Dobbiamo riscoprire il nostro orgoglio cittadino.
Inoltre, per rendere la città più vivibile., si dovrebbero agevolare i tanti studenti fuori sede che vengono da noi a studiare e non trovano servizi adeguati.”
Luca Maldarella, è uno studente dell’Istituto Nautico. Senza tanti giri di parole punta l’indice contro chi è indifferente” i nostri colleghi studenti, , dovrebbero avvertire maggiormente il dovere della partecipazione, interessandosi di più di tutto ciò che ci riguarda, non delegando agli altri il proprio destino.
In riferimento, invece, agli spazi cittadini , Federico Grasso, studente dell’Istituto Tecnico Giorgi, propone “ l’utilizzo dell’ex cinema Di Giulio , quale contenitore per i giovani, per ogni tipo di iniziativa che parta dal basso, senza far pesare a chi ha talento e voglia di esprimere la propria creatività, il costo di tali passioni ed hobbies .”
Federico Francioso, anche lui impegnato quotidianamente in seno al movimento, chiede a gran voce “ maggiore considerazione verso gli studenti ed i giovani in generale.
Non basta il solo Consiglio Comunale dei ragazzi, per rendere vera ed efficace la partecipazione.
Vogliamo contare di più, comprendere e conoscere ciò che accade nel nostro Comune.
I nostri Amministratori Comunali, ogni tanto dovrebbero pensare alle nostre esigenze, a rendere Brindisi più a misura di ragazzi, a riconoscere le difficoltà economiche di molte famiglie.
Sarebbe opportuna una maggiore trasparenza negli obiettivi che si vogliono perseguire.
Inoltre i nostri rappresentanti politici, dovrebbero dare conto del loro agire !”
Dai loro interventi traspare rabbia, determinazione, ma, anche, voglia di fare.
Nel contempo una grande capacità propositiva.
C’è un’iniziativa alla quale ci tengono in maniera particolare. Lo ribadisce Ilaria Lucarello “Vorremmo che ci fossero tante giornate del BANS, acronimo di Brindisi arte musica e spettacolo. Il Comune di Brindisi dovrebbe sostenerci in questo tipo di manifestazioni, dove diamo spazio alla nostra fantasia e creatività.”
Fra poco questi ragazzi perderanno anche la possibilità di incontrarsi in un locale idoneo, qual è quello che li ha ospitati sino a questo momento.
Giammarco Palumbo non nasconde la sua preoccupazione.
“ Già, non sappiamo che fare, dove andare, eppure ci sono tanti locali comunali liberi.
Speriamo di risolvere al più presto questa situazione.”
Per noi è fondamentale poter disporre di un locale dove poterci incontrare.
A nome degli amici che rappresento vorrei lanciare un appello alle nostre Istituzioni : Brindisi non può continuare ad essere mortificata, non possiamo attendere all’infinito che si rimandi alle calende greche la risoluzione di problemi atavici .
Apriamo un dibattito in città, coinvolgiamo tutte le forze sociali, politiche, insieme a tutti i Movimenti, al mondo della scuola.
Desideriamo vivere nella nostra città, un’altra Brindisi è possibile.
Basta volerlo.
Noi daremo il nostro contributo.
Aspettiamo che lo facciano tutti, nessuno escluso”.
Francesco Buongiorno
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