La “maledizione” di Brindisi: in 30 anni 4 sindaci arrestati, a pagare è sempre la città

BRINDISI- In 30 anni arrestati 4 sindaci. La maledizione di Brindisi qualcuno potrebbe chiamarla così. Ogni tanto su questa città dove splende quasi sempre il sole cala il buio sulle amministrazioni  e sulla politica. Quel terribile buio del sospetto sulla gestione della cosa pubblica. Questa mattina Brindisi, come già era accaduto altre tre volte, si sveglia con il blitz delle forze dell’ordine che prelevano il primo cittadino. Il sindaco Consales accusato di corruzione, concussione e truffa.

La prima  volta era accaduto nel 1984 con l’arresto del sindaco democristiano Bruno Carluccio,  allora 43 anni, accusato di interesse privato, omissione di atti d’ ufficio e peculato per distrazione. Le contestazioni riguardarono i 161 milioni di vecchie lire che sotto forma di contributi l’ esponente dc aveva fatto versare alla società di calcio “Brindisi sport”, che disputava il campionato di C2, per dei lavori di manutenzione eseguiti nello stadio che era di proprietà del Comune.

Negli anni 90 tocco al sindaco Giuseppe Marchionna, poi assolto, per un’autorizzazione per la spiaggia di Palm Beach.

Nel 2003 Brindisi finisce di nuovo sulle cronache nazionali con l’arresto del sindaco Giovanni Antonino e alcuni componenti della sua giunta e politici locali. La cosìdetta tangentopoli brindisina le accuse sempre le stesse tra concussione e corruzione.

A distanza di 13 anni la storia si ripete con nuovo sindaco arrestato. Questa volta i sospetti sono sui rifiuti, su un presunto affare legato all’impianto di biostabilizzazione gestito dalla Nubile, azienda di San Pietro Vernotico. Il suo commercialista, indagato già un anno e mezzo fa nell’inchiesta di Consales legata a debiti pagati in contante a  Equitalia, è stato arrestato questa mattina insieme al proprietario di fatto dell’azienda Luca Screti.

Processi  giudiziari questi che molto spesso si sono svuotati, sgonfiati. Ma a pagare è sempre stata la città.

All’orizzonte le nuove elezioni amministrative che con ogni probabilità si svolgeranno nella  prossima primavera. Ancora una volta Brindisi sarà gestita da un commissario. E ancora una volta bisognerà riportare dignità ad una città che molte volte cade nel baratro, ora più che mai con accorpamenti, enti cancellati e infrastrutture in crisi. Una politica debole.  Gli elettori in questo avranno una grande responsabilità.

Lu.Po.

9 Commenti

  1. per Rino:
    Se avete votato Comsales per mandar via Di Pietrangelo in questo momento forse nin sarebbe piu corretto pr ndere atto che avete sbagliato a votare Consales, anziche abbandanarvi – come prima e piu di prima – a dietrologie giustificazioniste? Consales oo hanno forse arrestato per coa dei fantasmi, di chi sta dietro ecc. Ma dietro a che cosa? La cartella dei rifiuti l avete davanti, il sevizio di raccolta sotto goi occhi. Ma non lo capite che e’ nella testa degli elettori che c’e’ il marcio.

  2. Io credo che di persone oneste e capaci a Brindisi ci sono. Sono fermamente convinto che proprio perché onesti non si candidano e se lo volessero non sarebbero candidati dai partiti. Lo stesso vale per i candidati al consiglio comunale. Credo che solo con una guerra culturale ad iniziare dalle scuole materne tra venti anni avremo cittadini onesti. Un cittadino quasi onesto.

  3. Visto che a pagare sono sempre i cittadini, faccio una proposta: i prossimi candidati sindaci devono presentare l’evidenza di una fideiussione per un controvalore pari al controvalore delle spese che il comune, in ipotesi, dovrebbe sostenere nel periodo del loro mandato (qualora votati). Ovviamente a spese loro……Risultato: CANDIDATI 0

  4. Mi sento un po Giucas Casella che predisse il vincitore del festival, comnque meritevole, Riccardo Fogli. Anche io, nella mia fanta-politica ho più volte predetto questo finale. Anche loro meritevoli.

  5. Da cittadino mi dispiace solo di una cosa , SONO VICINO HAI PROPRI CITTADINI BRINDISINI , il resto lo si fa votando .

  6. Peccato perché c’è tanta gente per bene, Che merita e non si tira indietro nell’operare per gli interessi della città. Spero che ognuno di noi faccia il suo, E che tutti insieme con onestà e trasparenza miglioriamo la situazione.

  7. E la saga continua a discapito della città e dei cittadini. Ma perchè, dico io, quando arrivano su uno scranno più alto si sentono intoccabili e si danno all’arrafffa arraffa? Speriamo solo che ora non tornino i vari Di Pietrangelo, il famoso senatore ex sindacalista brindisino, e quanti altri lavorano dietro le quinte:

    • ” LA MALEDIZIONE DI BRINDISI, NON SOLO, SI TROVA, IN BUONA COMPAGNIA CON ALTRE CITTA” MENO VISIBILE, DOVE LAVORANO CON I GUANTI BIANCHI. I partiti hanno fomentato la degenerazione della democrazia italiana in una sorta di baldracca fetida e pestifera che diffonde i germi e le tossine delle sua contaminazioni. Per le distorsioni impressele dai partiti, la democrazia si è rilevata come il più grande bleuff consumato in danno del popolo italiano, autentica truffa sociale, condizione di sfruttamento intensivo della buona fede e degli averi del popolo. la democrazia che era stata vaticinata come panacea dei presunti mali di cui soffriva l’Italia, si è rivelata come il vaso di Pandora che, dischiudendosi, diffuse tutte le calamità di cui era colmo.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*