BRINDISI – Erano seduti tra il pubblico nell’aula del consiglio comunale, indossavano una maglietta bianca con scritto “salviamo i lavoratori Abaco”, erano accompagnati anche da alcuni parenti. E tra loro anche una giovane mamma lavoratrice, faceva avanti e dietro con il passeggino per cullare il suo bambino. Sono i 21 lavoratori Abaco che il 31 dicembre si troveranno senza più un lavoro. La maggioranza di centrosinistra questa sera ha approvato la delibera per l’internalizzazione di una parte del servizio di riscossione dei tributi, il resto sarà affidato ad un’agenzia con un bando di gara. L’opposizione era contraria, e molti consiglieri avevano indossato la maglia bianca in solidarietà dei lavoratori. L’approvazione di questa sera vuol dire che la maggior parte dei lavoratori Abaco perderanno il loro posto di lavoro. Dopo l’approvazione delle delibera, in aula è scoppiata la rabbia dei dipendenti. Padri e madri di famiglia che festeggeranno un triste Natale. Dito puntato contro la politica. Ma il sindaco spiega che i tagli sono necessari per salvare i conti del Comune che sono in pre dissesto. La tensione fuori da Palazzo è altissima. La collera dei lavoratori che si è trasformata in alcuni casi in pianto: mamme di famiglia che non sono riuscite a trattenere le lacrime . (così come si evince in questo vide di BrindisiOggi). Il Comune con l’internalizzazione del servizio ritiene di risparmiare e nello stesso tempo di poter meglio combattere l’evasione delle tasse. Non ne sono convinti i sindacati. La Cgil sostiene che lo spacchettamento del servizio potrà creare ulteriori disagi, e che il costo sociale sarà troppo elevato rispetto agli ipotetici benefici. Ma l’amministrazione comunale va avanti come un treno. I lavoratori da parte loro rammentano che il nucleo primordiale della platea attuale comprende le unità già in carico presso lo stesso Comune di Brindisi dal 1998, poi esternalizzate attraverso il Piani d’Impresa nel 2002 proprio per realizzare la volontà di terziarizzare il servizio di riscossione e procedere alla loro stabilizzazione . Tutto ciò in ottemperanza a precise direttive della Regione Puglia su indicazione dei rilievi posti dalla Corte dei Conti. Ma questo non basta. L’amministrazione deve tagliare. E loro fanno parte dei tagli.
La maggioranza approva la delibera per l'internazionalizzazione di una parte della riscossione tributi: la rabbia e le lacrime dei lavoratori ABACO che rischiano di perdere il loro posto di lavoro
Nai-post ni Brindisi Oggi noong Biyernes, Nobyembre 29, 2019
Mi domando e vi chiedo , signor Sindaco e signori Consilieri del comune di Brindusi!!! Volete effettuare un censimento su tutte le famiglie ed accertare quanto NON PAGANO I TRIBUTI. Il comune è in dissesto finanziario, ebbene è il momento giusto per intervenire. I risultati saranno allucinanti. Tutti dobbiamo pagare i tributi. Cosimo
L’unica cosa che funzionava a Brindisi…poveri noi!!! Il fatto è che, se fra un anno le cose andranno peggio, il caro Sindaco e giunta non pagheranno di tasca loro; indovinate chi pagherà??
tralasciando la legittima rabbia per la vicenda generale relativa alla società ABACO, con particolare riguardo sia alla perdita dei numerosi posti di lavoro a datare dal prossimo 31 dicembre che alla precaria situazione dei restanti lavoratori, utile appare al momento la immediata ricerca amministrativa dell’apparato burocratico dell’Ente per il recupero o messa in mora delle somme necessarie per superare lo stato finanziario che ha determinato l’adozione del provvedimento.
Brindisi, 30/11/2019 Franco Leoci