BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Renzo De Matteis lavoratore Versalis, assistente reparto impianto cracking, indirizzata al sindaco Rossi.
“Gentile sindaco leggo dopo una serena attesa la sua ovvia decisione di revocare la scellerata ordinanza di blocco contro ENI versalis. In questi 12 giorni sui giornali ognuno ha espresso i vari punti vista, alcuni rispettabili ed altri onestamente meno; lei invece si è superato è riuscito con una inqualificabile superficialità a far passare un messaggio terribile ad alcuni cittadini non bene informati sulla storia del craking di Brindisi ed in generale dello stabilimento tutto, provocando così in essi una sorta di medioevale sospetto perenne ed inquisitorio; dall’altra ha rafforzato nei suoi “adepti” pseudo ambientalisti con il Rolex ancora fresco al polso una “fanatica” convinzione della propria superiorità in barba a tutte le regole scientifiche e legali vigenti in materia. Voglio porgerle un umile punto di vista speranzoso che un giorno possa leggere senza premeditazione alcuna, mettendo da parte(ma solo per un po eh) la sua presuntuosa saccenza così che magari possa riflettere meglio sul suo ruolo di sindaco. Il sottoscritto 30 anni fa fu assunto da ENI, fantastica società, invidiata da tutto il mondo e punto di riferimento costante di chi ambisce all’eccellenza, mentre che costruiva uno dei più moderni anzi avveneristici, per quel tempo, cracker mondiali, fiore all’occhiello di tutta la chimica di base italiana da mostrare con orgoglio. Oggi mi onoro di far parte dello staff di comando di quello che ancora viene definito tra i migliori craking d’Europa con risultati fantastici a livello di sicurezza produzione ed impatto ambientale superando i più severi test e controlli previsti dalle leggi italiane ed europee che si sa sono le più rigide al mondo. Caro sindaco non sto qui ad elencarle tutti i controlli che riceviamo da parte degli enti esterni preposti durante l’anno, mi creda non lo può immaginare anzi non lo può capire , ma le assicuro che per superarli occorre lavorare assiduamente e con dovizia maniacale ogni santo giorno. Abbiamo il privilegio di ricevere visite da parte di molti istituti tecnici, corsi universitari e gruppi di lavoro di diverse società anche estere portando con fiero orgoglio la nostra italianità , l’identità che contraddistingue l’uomo “ENI”.
In questi 12 giorni di straordinaria follia che l’ha contraddistinta ho provato quasi compassione per il suo deplorevole tentativo di recuperare consenso politico alle spalle sia dei lavoratori brindisini che dei poveretti sfortunati che ignorando l’informazione oggettiva data dai numeri e dalla scienza si prodigavano a sputare offese e sentenze di morte a priori, pensi che persino qualche mio temerario compaesano ci definiva “BASTARDI”. Diverse volte ho dovuto tranquillizzare la mia famiglia che diveniva sempre più preoccupata Man mano che passavano i giorni e gli idioti loro malgrado divenivano sempre più offensivi.
Caro sindaco, oggi la verità ha trionfato, lei è stato smentito da tutti i numeri, tutte le norme e le leggi vigenti ha dovuto mestamente ritirare impastando anche in malomodo un finto traguardo… un tavolo tecnico dei miei stivali. La mia società, anzi noi tutti uomini ENI, glielo proponemmo due anni fa un tavolo tecnico di confronto che lei puntualmente rifiuto con altisonante presuntuosa ignoranza…. Altrimenti cosa avrebbero detto i suoi seguaci quelli del Rolex tanto per intenderci, dichiarando così guerra ancor prima di conoscere il nemico. Mi auguro che domani nn vada in giro a dire che ha ottenuto l’attenzione delle mostruose multinazionali soldi ed investimenti perché allora si che dovrebbe seriamente prendere in considerazione l’idea di cambiar mestiere magari a scrittore di fumetti di fantascienza; e si perché quegli investimenti la mia società li aveva già previsti un po’ di tempo fa andando proprio nella direzione della salvaguardia dei lavoratori e del territorio investendo più di 100 milioni di euro entro il 2021. Ora mi dica e sopratutto lo dica a tutti i cari amici benpensanti oggi a Brindisi chi è in grado di un tale investimento?
“Ingegnere” sindaco io nonostante tutto confido ancora in lei, magari sembrando l’ultimo dei temerari… Confido in un suo colpo di scena, abbandoni con onore, fa ancora in tempo, si dimetta sindaco di se stesso e di taluni perché di certo non lo è stato di tutti.
Si dimetta la prego, nonostante tutto io sono certo che lei è una brava persona magari non ha capito ancora bene cosa deve fare un sindaco e magari non ci riesce proprio a spogliarsi di quell’anima anacronistica di chi non vuol vedere il proprio fallimento in ogni angolo di Brindisi e come una mantide religiosa cosa fa!? Divora l’unica cosa buona che è rimasta.
Ringrazio tutti i miei colleghi e sopratutto ENI versalis che mi permette ogni giorno di crescere professionalmente nel rispetto della sicurezza e salute, ma sopratutto la ringrazio perché ogni sera mi dà modo di guardare serenamente i miei figli.
Se conoscete qualche ambientalista con il Rolex, fatemelo conoscere. In quanto ad Eni, vada in Africa a vedere cosa ha combinato questa “fantastica” società!!
Sei un grande
Benché non abbia l’onore di conoscere di persona il Sig. Renzo De Matteis ( che scrive la lettera di cui sopra), gli stringo idealmente la mano per esprimere la mia totale approvazione e condivisione di quanto scritto. Da ingegnere mi hanno sempre insegnato che quando si entra nel merito di problematiche di natura squisitamente tecnica, bisogna essere in possesso di elementi SCIENTIFICI e MATEMATICI provati e provanti e quindi incontrovertibili ed inoppugnabili di fronte a tutto e a tutti. Elementi che ci dicono, quindi, con assoluta certezza, che quella certa cosa è in una condizione invece che in un altra e via discorrendo. Per cui anteporre il cieco fanatismo ideologico , la partigianeria verdistico-radical chic e la faziosità post-proletaria( quella del Rolex al polso, tanto per intenderci) alle ragioni ed alle procedure della scienza e della tecnica è un errore da veri e propri “dilettanti allo sbaraglio”. Per cui la invito anche io a dimettersi ed ad andarsene via ora. Al massimo la ricorderanno ( se la ricorderanno)quelli che allora la votarono: a malapena un brindisino su cinque. E nessuno si strapperà le vesti di dosso…..