BRINDISI – (da il7 Magazine) Riflettori ed energie puntate sulle elezioni regionali che influenzano anche la politica di palazzo di città. Manovre per la nuova giunta tutto rinviato a dopo il 22 settembre. Per il momento Rossi non sposta nessuno. L’esecutivo resta invariato, e il sindaco detiene la delega della Programmazione economica che prima era di Roberto Covolo, che il 14 agosto ha dato le dimissioni da assessore di Brindisi per candidarsi a sindaco di San Vito dei Normanni. Una campagna elettorale difficile con uno scontro diretto tra il governatore uscente Michele Emiliano, sostenuto dalla coalizione di centrosinistra, senza il partito di Renzi, e Raffaele Fitto il candidato del centrodestra, con alle costole Antonella Laricchia candidata presidente del movimento 5Stelle. Il risultato delle regionali in Puglia potrebbe cambiare gli equilibri non solo a livello nazionale ma anche nella città di Brindisi. La maggioranza Rossi sarà alle prese con la nuova giunta, chiesta da una parte del Partito democratico, e dalle forze politiche che al momento non sono rappresentate nell’esecutivo. Ma la stessa coalizione deve fare i conti con qualche consigliere perso per strada. Tra questi sono ormai fuori dalla maggioranza Marco Vadacca (ex Brindisi Bene Comune) e Antonio Elefante che pur essendo del Pd ha assunto una posizione totalmente critica nei confronti dell’amministrazione, basta vedere le sue esternazioni continue sui social con accuse e insinuazioni. Resta l’interrogativo di Giuseppe Massaro, prima eletto nella lista Liberi e uguali, poi dichiaratosi indipendente, ed oggi sostenitore alle regionali del candidato democratico Fabiano Amati. Qualcuno nel centrosinistra cittadino pensa di aprire al Movimento 5stelle, un accordo naturale visto l’alleanza al governo nazionale. Tra le ipotesi ci sarebbe anche quella di poter offrire un assessorato ai pentastellati così da recuperare maggiore forza all’interno dell’assise civica. Il movimento 5 Stelle è rappresentato in consiglio da tre consiglieri: Gianluca Serra, Tiziana Motolese e Poalo Le Grazie. Il risultato delle regionali sarà fondamentale per capire il futuro del movimento di Casaleggio e Grillo in Puglia, in Italia e nelle realtà locali. D’altronde Pd e 5Stelle (da quando sono insieme al governo) molto spesso giocano le stesse partire, a Brindisi per esempio entrambi puntano sui fondi Cis, e molte volte sono in lotta per la paternità di interventi.
Per ora non si intende muovere nessuna pedina, spostare qualcuno dalla giunta significherebbe indebolire la campagna elettorale per qualche candidato, e aggiungere qualcun altro potrebbe dare forza a qualche avversario. Tra i candidati alle regionali c’è anche l’assessore Mauro Masiello, esponente di Brindisi Bene Comune sceso in campo in una lista civica di Emiliano. Mentre il partito di Renzi conta nella maggioranza Rossi due consiglieri comunali, forza politica in pole position per un assessorato, ma Italia Viva alle regionali si è presentata con il proprio candidato presidente Ivan Scalfarotto. Insomma per ora tutto resta com’è. Elezioni a parte, l’amministrazione Rossi ha però un difficile scoglio da superare: il bilancio di previsione. Questo deve essere approvato entro il 30 settembre, e Brindisi non rientra nei comuni per i quali è previsto lo slittamento ad ottobre. Questo vale infatti solo per i Comuni che hanno avuto il piano di pre dissesto già approvato dalla Corte dei conti. Brindisi è ancora in fase di istruttoria al Ministero, e comunque prima del prossimo giugno la Corte dei conti non si esprimerà sulla validità del piano.
Ma il problema ora non è il piano, bensì il bilancio di previsione 2020, ad oggi ancora in alto mare nonostante manchi meno di un mese. I conti non quadrano, le uscite sono maggiori delle entrate. Numerosi sono i solleciti e gli avvertimenti del dirigente ai Servizi Finanziari Simone Simeone, ormai in collisione con l’amministrazione Rossi. Per far quadrare i conti servono tagli ai servizi, così come Rossi e la sua maggioranza hanno previsto nel piano di riequilibrio (pre dissesto) poi però non rispettato. Mancano i soldi della vendita degli immobili comunali, così come il milione di euro che la Regione aveva promesso a Brindisi per la manutenzione della discarica di Autigno, oltre al taglio del 20 per cento dei servizi sociali e l’eliminazione di alcuni di questi. Se entro il 30 settembre il bilancio non sarà approvato, arriverà la diffida del prefetto. Era già accaduto lo scorso anno, ma questa volta la situazione appare più grave. Quando un’amministrazione non vota il bilancio di previsione il consiglio viene sciolto.
Lucia Portolano
mi permetto sommessamente osservare che anche la mancata approvazione del rendiconto è normativamente equiparata alla non approvazione del bilancio di previsione e, quindi, sanzionata con lo scioglimento del Consiglio.Il rendiconto è posto al primo punto dell’o.d.g. della seduta consiliare del giorno 9 p.v. ed è probabile che qualche consigliere di maggioranza o qualche sigla politica che sostiene questa Amministrazione o qualche Organo di informazione voglia correttamente informare circa la illegittimità dell’adozione del citato provvedimento
E’di tutta evidenza che il parere favorevole espresso dal Collegio dei Revisori sul provvedimento di rendicondazione 2019, siccome formulato, non è accoglibile in quanto addirittura riveniente da uno stampato in cui non risulta peraltro cancellata la parte affermativa o negativa alla domanda cui il Collegio intende dare risposta. Non è data possibilità alcuna ai componenti dell’Assemblea di esprimere un obiettivo giudizio in assenza del motivato parere tecnico dell’Organo di controllo contabile. Ma vi è di più la deliberazione del rendiconto 2019 è illegittima, stante anche la conferma delle sentenze al riguardo dal TAR Lazio e Consiglio di Stato, per essere stato consegnato, contrariamente al regolamento di contabilità comunale e agli artt. 237 e 239 del TUEL, oltre i termini prescritti il parere da parte del suddetto Organo ai Consiglieri.Non vanno infine sottaciuti gli scritti da parte del Dirigente del Servizi Finanziari ai Consiglieri ed Organi amministrativi dell’Ente richiamati alle responsabilità dello stato di dissesto del Comune.
Brindisi, 06/09/2020 Franco Leoci