MESAGNE – Sono stati convocati per questa mattina (21 giugno) perché, alla presenza del sindaco Pompeo Molfetta, venissero incaricati ufficialmente delle deleghe assessorili dinanzi al segretario comunale Vadacca.
Antonella Catanzaro e Marco Calò sono i nuovi assessori del comune di Mesagne: la prima, libero professionista, madre e moglie, ha ricevuto la delega ai Servizi Sociali e Politiche giovanili; il secondo, avvocato, quelle alla Cultura , ai Beni monumentali e alla pubblica Istruzione.
I neo assessori occupano, rispettivamente, i posti lasciati volontariamente e non vacanti da Roberta Denetto e da Manuel Marchionna, due dei cinque tecnici chiamati dal sindaco Molfetta per comporre la sua giunta.
Ad un anno appena di distanza, Molfetta rinnova la squadra di governo cambiando rotta: al posto di due tecnici, entrano due candidati al consiglio comunale: Catanzaro, già consigliere comunale nella lista La mia Città, cede il posto in assise a Roberto D’Ancona; Marco Calò era invece presente nella lista Pompeo Sindaco.
“Sento il bisogno di ringraziare pubblicamente tutte le persone che mi hanno manifestato vicinanza e stima per questa nuova avventura. Ancora più doveroso credo sia ringraziare pubblicamente Pompeo Molfetta per aver affidato a me questo oneroso compito – dichiara Calò – Avverto il peso della responsabilità ed il dovere di lavorare innanzitutto al servizio della città con lo strumento dell’ ascolto, della condivisione, della programmazione e della progettazione. Sono consapevole della complessità del lavoro ma onorato per la scelta. Grazie ancora a tutti”.
“Sono felice ma non serena. Oggi il sindaco di Mesagne mi ha (molto generosamente) affidato l’incarico di assessore ai Servizi sociali – spiega la Catanzaro – Ho accettato con gratitudine, avvertendo però per intera la responsabilità di un ruolo delicato in un settore cruciale della pubblica amministrazione, per di più fiaccato dalle politiche economiche centrali degli ultimi decenni. Dal mio canto mi impegnerò a servire la città con dedizione e passione, prestando ascolto ed attenzione alle voci che si levano dagli strati più disagiati della comunità. Ringrazio di cuore, mentre mi tremano le vene ai polsi, coloro che hanno creduto in me, anzitutto Pompeo Molfetta”.
BrindisiOggi
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