BRINDISI- La città di Brindisi rinuncia alla candidatura a capitale europea della cultura per il 2019 a sostegno di Lecce. Lo ha stabilito la giunta comunale con una delibera approvata il 20 maggio scorso. Con questo atto si chiede a Lecce di entrare a far parte del comitato promotore “Lecce capitale europea della cultura” per sottolineare il ruolo della Città di Brindisi quale soggetto non sostenitore, ma promotore, in seno ad un territorio, quello del Salento, più ampio ed articolato.
Il percorso avviato due anni fa dal sindaco Mennitti è stato così interrotto a favore di Lecce. L’esecutivo Consales giustifica questa decisione a fronte del quadro “frastagliato” in cui si presenta il territorio regionale con tre città candidate (Brindisi- Lecce e Bari). Non essendo arrivati ad una candidatura condivisa, la giunta ha stabilito di ritirare Brindisi e di sostenere Lecce, considerando le opportunità di una candidatura di tutto il territorio del Salento, dove Brindisi potrebbe ospitare alcune iniziative.
Ma questa decisione inizia a raccogliere dissensi. Obiezioni sono state sollevate dall’Adoc. “ Pensiamo che l’atto di giunta adottato- afferma il presidente provincia Adoc Giuseppe Zippo– di fatto sconfessa ancora una volta la volontà della pubbliche amministrazioni locali di dare nuove prospettive alla crescita culturale ed economica del territorio di Brindisi. Nello specifico al di fuori delle possibilità di poter essere riconosciuta Brindisi capitale europea della cultura il fatto di rinunciare, a priori, al confronto con altre realtà riteniamo sia una decisione inaccettabile che rilega ancora una volta la nostra città ai margini del contesto culturale non solo nazionale ma anche e soprattutto europeo vista la presenza confinate di importanti realtà socio culturali del mediterraneo”. L’associazione dei consumatori contesta che la decisione sia stata presa senza un preliminare confronto con i cittadini. “La scelta di promuovere Lecce capitale della cultura 2019 lo interpretiamo- continua Zippo– non solo come una legittimazione di una città che comunque, va dato atto, ha fatto molto in questi decenni in questo settore ma nel contempo un segno di resa da parte di chi anziché valorizzare il proprio patrimonio lo svilisce abbandonandolo a se stesso. Non ci rimane che accontentarci della dialettica, di sostanza neanche a parlarne, ci chiediamo, dunque, quando arriverà il giorno in cui sarà riconosciuta la giusta dignità, più volte rivendicata, al nostro territorio”.
Lu.Po.
Condivido pienamente il discorso dell’Ing. De Matteis… se non fosse che TARANTO ha più storia di tutte le altre città pugliesi messe insieme, superando anche la celebrata Brundisium. Di Lecce nella storia, alcuna traccia! Brindisini svegliatevi, vi state svendendo ai leccesi! Prima con l’accorpamento delle province, ora con questa ineguagliabile occasione!
Ma Lecce e Bari non hanno nessuna storia e quindi una cultura recentissima, vogliamo paragonarla a Brindisi che è nata nell’VIII sec. a.C….
Perchè:
– Brindisi crocevia nei secoli di molti Popoli, e di tutte le rotte nautiche civili e militari (Virgilio, Romani, Veneziani, Aragonesi, Corona Spagnola, Borboni, Valigia delle Indie).
– Brindisi è stata una delle prime città che ha avuto dai Romani lo status di “città” romana.
– Porto di Brindisi e la sua posizione strategica nel Mediterraneo nei secoli passati e soprattutto per il prossimo futuro con i popoli del Mediterraneo.
– La Chiesa e la Curia di Brindisi è una delle più antiche.
– Circa i reperti storici, basta semplicemente fare un piccolo scavo in qualunque punto della città di Brindisi e i reperti emergono nella loro ricchezza.(I resti delle terme rinvenuti in piazza Duomo sono la dimostrazione del passaggio da Brindisi di imperatori, consoli, ricchi commercianti e importanti uomini di cultura)
– Brindisi 4° Capitale d’Italia.
– Brindisi sede dell’ONU per l’invio degli aiuti umanitari nel Mondo.
– ecc… ecc.. ecc..
Brindisi ha tutte le carte in regola per candidarsi Capitale Europea della Cultura.
Lecce “ha solo un pò di barocco”, la storia di Bari è ancora più recente.
Signor Sindaco studi un pò di più.
Ing. Silvana Maria De Matteis
Una decisione dettata dal buon senso.A Brindisi ci sono altre priorità, per le quali spendere risorse ed energie.
Noi regaliamo sempre tutto, non valorizziamo mai la nostra città. Che schifo!