BRINDISI- “La ASL Brindisi sta mandando a casa gli ultimi “eroi” del COVID, ovvero il personale sanitario reclutato a chiamata diretta e i vincitori del concorso, nonostante le possibilità offerte dal “Mille proroghe” di estendere i contratti e sanare le questioni in bilico”. Così Chiara Cleopazzo, segretaria Fp CGIL di Brindisi lancia l’allarme sull’imminente licenziamento dei precari che hanno lavrato per la Asl durante il periodo del Covid. “Il 31 marzo, infatti, questi lavoratori saranno licenziati perché non rientrano nei processi di stabilizzazione, nonostante soddisfino i requisiti richiesti e abbiano prestato servizio durante l’emergenza COVID-19 in aziende ed enti del Servizio Sanitario Nazionale- dice la segretaria- Tuttavia, la legge n. 197 del 30 dicembre 2022 prevede che gli enti del SSN possano assumere a tempo indeterminato, entro il 31 dicembre 2024, tutti i professionisti che abbiano maturato 18 mesi di servizio nella sanità pubblica entro il 31 dicembre 2023, di cui almeno 6 nella fase di emergenza nazionale”. La FP CGIL Brindisi ha chiesto la convocazione di un tavolo tematico per discutere della sottoscrizione di un nuovo contratto e/o proroga al fine di consentire al personale di conseguire l’anzianità utile alla stabilizzazione COVID e/o stabilizzazione Legge Madia ordinaria, ma al momento la ASL BR non ha ancora risposto. “È ora per tutte le istituzioni di tendere una mano agli “eroi” del COVID e garantire la loro stabilità lavorativa. Alcune ASL, come quelle di Bari, Foggia, Lecce e Taranto- conclude Chiara Cleopazzo- hanno già rinnovato i contratti per il personale COVID e/o Legge Madia fino al raggiungimento dei termini di legge, dimostrando la possibilità e l’importanza di tutelare il personale che ha lavorato in prima linea durante l’emergenza sanitaria”.
BrindisiOggi
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