BRINDISI-Dimenticata e lasciata in stato di incuria è la fontana di Nettuno. Un piccolo gioiello architettonico incastonato nelle mura perimetrali del palazzo che oggi ospita il noto “Bar Betty”, adiacente a quello ancor più importante di “Palazzo Dionisi” risalente alla fine dell’1800.
A puntare l’attenzione su destino della fontana di Nettuno è stata l’Associazione Ricreativa Culturale IRIDE di Brindisi con il suo presidente , Stefano Edoardo Erario.
“Seppur di incerta provenienza e datazione-dicono- fa sicuramente parte di quegli importanti ritrovamenti fatti a seguito degli scavi effettuati nel giardino retrostante, da Engelberto Dionisi, proprietario dell’omonimo palazzo e descritti dal Nervegna.
Più volte martoriata, crediamo faccia ormai parte del ricco patrimonio artistico, storico e monumentale che offre la città, di non meno importanza, vista la collocazione dei più imponenti che gli stanno a presso”.
Ora l’idea è quella che la fontana possa essere recuperata.
“Faccio memoria della lettera spedita da un turista americano, nel 2014- racconta Erario rivolgendosi al Comune di Brindisi- il quale già denunciando questa incuria presso i vostri uffici, li affibbiò come la stessa Natura dei suoi amministratori”.
Il gestore del Bar Betti, pur essendo esonerato da tutte le responsabilità del caso e tanto più dal poterla manomettere, ha fatto sapere comunque di essere propenso alla cura e alla salvaguardia del sito, mettendo a disposizione l’impianto di videosorveglianza del locale, utile ad evidenziare e a riconoscere eventuali responsabili di probabili e ignobili gesti futuri.
Ora l’associazione Iride spera che si possa ripristinare l’impianto idrico e fognante ad uso pubblico.
BrindisiOggi
L’ incuria e’ la facciata piú triste di una città. La manutenzione ordinaria dovrebbe essere fatta periodicamente e verrebbe a costare molto meno.
Ma che parlate a fà,tanto e solo un preziosissimo “gioiello architettonico”.
Se si trattasse di un cane(con tutto il rispetto per i cani) il nostro carissimo Sig.sindaco avrebbe da tempo provveduto al suo ricovero in qualche clinica di lusso