La denuncia della moglie di un detenuto: “Nel Centro Clinico condizioni disumane”

BARI- Acqua che entra dalle finestre è finisce sui letti, docce ghiacciate senza acqua calda, un solo fisioterapista per tutta la struttura e l’intero carcere, sedie a rotelle senza copertoni solo con i cerchi. Questa la denuncia di una delle mogli dei detenuti del Centro clinico del carcere di Bari. In queste condizioni vivrebbero i detenuti. Lei è una donna brindisina, suo marito da 4 mesi è  in carcere, trasferito nel centro clinico perché affetto da tetraparesi. Le sue condizioni  di salute in soli pochi mesi sarebbero peggiorate, pesa dieci chili in meno.

 Vuole mantenere l’anonimato perché teme ci possano essere ripercussioni. L’uomo  ha scritto tutto in una lettera che invierà al ministro Anna Maria Cancellieri per raccontare lo stato in cui vivono i detenuti nella struttura barese.  “In questi quattro mesi è dimagrito oltre 10 chili-spiega la donna- nella struttura c’è carenza di personale. C’è solo un fisioterapista che viene aiutato dagli altri detenuti. Mancano altre figure mediche importanti per seguire le patologie. Molto spesso visite mediche  e esami importanti   non vengono effettuati perché il centro non ha i mezzi sufficienti per accompagnare i detenuti-pazienti in ospedale. Mio marito sta denunciando tutto questo al ministro e ai giudici”.

A questo si aggiungono anche le cattive condizioni strutturali, l’uomo ha raccontato a sua moglie che quando piove dalle finestre entra acqua nella stanza e finisce sui letti.

La donna vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica e dei soggetti interessati lo stato in cui vive queste gente malata. “Alcune sedie a rotelle non hanno copertoni ma solo i cerchi- continua la moglie del detenuto- queste condizioni sono disumane”.

Lu.Po.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*