“La compravendita dei voti per ottenere la gestione del parcheggio di Torre Guaceto”

CAROVIGNO – ( da il7 Magazine) Una delle riserve naturali più belle d’Italia, lunghe distese di sabbia, l’antica torre al centro, il mare cristallino e dimora di numerosi esemplari di fauna protetta. Intorno all’oasi di Torre Guaceto girano da sempre interessi economici che si intrecciano con le vicende della politica locale. Al centro dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Lecce su presunte minacce e compravendita di voti durante le elezioni amministrative a Carovigno nel 2018 c’è proprio la gestione dei parcheggi a Torre Guaceto. Una vicenda che va avanti da anni, finita più volte agli onori della cronaca. Non è mistero che molti degli incendi improvvisamente scoppiati nella riserva naturale siano stati addebitati in passato a presunti interessi che giravano intorno alla questione parcheggi. Una battaglia vecchia tra i privati e il consorzio. Per gli inquirenti Andrea Saponaro e Giovanni Saponaro avrebbero condizionato il voto elettorale a sostegno del candidato sindaco Massimo Lanzillotti (oggi sindaco) per ottenere la gestione dei parcheggi nell’ambito del progetto relativo alla realizzazione della Porta di accesso alla riserva.
Per ricostruire la vicenda bisogna fare un passo indietro di qualche anno. Nel 2007 il Consorzio di gestione di Torre Guaceto per agevolare e regolamentare la visita e l’afflusso dei turisti stipulò un contratto di fitto per un terreno in contrada Scianolecchia di proprietà di Salvatore Saponaro e Daniele Luperti, da utilizzare come area parcheggio. L’atto fu poi modificato nel 2013 in contratto trentennale di diritto di superficie a seguito di un progetto per la realizzazione di un’area parcheggio definitiva attraverso il compimento di opere pubbliche. La gestione del parcheggio fu assegnata attraverso evidenza pubblica al massimo ribasso al miglior offerente. La cooperativa La Torre si aggiudicò l’appalto dal 2007 al 2012 per la gestione e l’attività di trasporto pubblico collettivo, versando al Consorzio di gestione un canone di circa 30mila euro trattenendo il resto dei guadagni. Nel 2013 e 2014 il consiglio di amministrazione del consorzio decise di gestire direttamente il parcheggio considerato che gli introiti si aggiravano intorno a 300mila euro. Ed è nel 2014 che la cooperativa D&A soc. coop. A.r.l., che vede soci Daniele Luperti e Andrea Saponaro, si aggiudica l’appalto per le attività di trasporto pubblico. Nel 2015 l’assemblea consortile decide la gestione diretta del parcheggio attraverso la selezione di società interinale esternalizzando l’attività di trasporto collettivo. Fu così avviata una gara ad evidenza pubblica per la selezione di società interinale per la fornitura dei lavoratori da destinare all’area servizi di Penna Grossa. L’offerta più vantaggiosa risultò quella della Open Job Metis. Per il servizio di trasporto furono invitate a presentare preventivo tre società: la D&A, il gruppo Crocetta srl e la Salento Open tour di Antonio Micali, tutte attrezzate con il trenino. L’unica società che partecipò al bando fu il Gruppo Crocetta aggiudicandosi il trasporto dal 30 giugno al 27 luglio 2015. Il 18 luglio improvvisamente il trenino utilizzato per il trasporto a Penna Grossa subì un danneggiamento, un danno da 12mila euro. Per evitare di bloccare il servizio durante il week end le attività di trasporto vennero affidate alla società Giursaco srl, che portò a termine il servizio nei giorni stabiliti ma non diede ulteriore disponibilità per l’avvenire. Nel maggio dell’anno successivo, era il 2016, i carabinieri di Carovigno denunciano in stato di libertà Daniele Luperti, Pasquale Colella e Salvatore Saponaro per aver effettuato dei lavori di trasformazione di un terreno in assenza di concessione edilizia, terreno che negli anni era stato utilizzato come area parcheggio proprio per Torre Guaceto. L’area viene sequestrata. A questo punto nell’estate 2016 la D&A si sposta su un’altra area nei pressi del Meditur ed offre il servizio parcheggio e trasporto in maniera privata, senza alcun contratto con la riserva. Mentre il Consorzio di Torre Guaceto gestisce il suo parcheggio e appalta all’esterno il servizio trasporto alla Locopark srl. Nel frattempo la D&A presenta ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar che aveva individuato il Consorzio di Torre Guaceto come unico ente preposto alla gestione dei parcheggi nell’ambito del progetto relativo alla realizzazione della Porta di accesso alla riserva. La D&A era rimasta fuori alla gestione. È questo il problema che deve risolvere Saponaro , ed è per questo che si sarebbe impegnato nella campagna elettorale. Nel 2018 il Consiglio di Stato, poco dopo l’elezione di Massimo Lanzillotti, accoglie però il ricorso e dà ragione alla cooperativa che aveva anche risolto le questioni tecniche, che avevano portato l’area al sequestro. La cooperativa si ritrova così a gestire il parcheggio di due terreni, quello nei pressi del Meditur e quello storico ma non ha nessun contratto, lo fa privatamente. Lo scorso anno la D&A ha presentato un progetto all’amministrazione comunale che prevede la realizzazione definitiva di un’area parcheggio. Il progetto deve passare il vaglio del consiglio comunale con l’approvazione di una variante per cambiare la destinazione d’uso dei terreni e dichiarare la pubblica utilità. L’inchiesta dei carabinieri è arrivata prima dall’approvazione. Nel frattempo però l’amministrazione comunale ha approvato il progetto per un parcheggio definitivo di proprietà del consorzio.

Lucia Portolano

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