BRINDISI- La Cgil chiede alla Asl copia dei verbali delle ultime tre riunioni della Conferenza dei Sindaci. L’organizzazione sindacale dopo le segnalazioni fatte dai medici e operatori sanitari in questa emergenza per il Coronavirus punta il dito anche contro la conferenza dei sindaci e invia una nota molto critica al presidente della Conferenza dei sindaci Riccardo Rossi, e per conoscenza al prefetto, al dipartimento Salute Regione Puglia e alla Direzione generale Asl
“Ora, al di là della riflessione economicista sulla diseconomia di scala che può generare una struttura come il nosocomio brindisino- scrivono in una nota congiunta Antonio Macchia, Pancrazio Tedesco e Gian Luigi Ghezzani – premesso che negli ultimi 15 anni il territorio brindisino, a causa di vari piani di rientro e riorganizzazioni del SSR sempre più devastanti, ha visto contemporaneamente il contrarsi del numero di posti letto ed il concentrarsi di questi ultimi in pochissimi nosocomi (soprattutto in quello brindisino, trasformato in una sorta di golem), la CGIL vuole porre alcune domande : Per quale motivo la direzione strategica dell’ASL Br lo ha applicato solo nella parte delle dismissioni e non ha, contestualmente, attivato servizi e posti letto che avrebbe dovuto attivare? Atteso che codesta direzione strategica si è presentata come chi avrebbe investito in tecnologia, per quale motivo non ha ancora a disposizione la tecnologia per la diagnosi della COVID-19? O dei ventilatori meccanici in numero adeguato? Per quale motivo il Sindaco di Brindisi e la Conferenza dei Sindaci, di fronte all’incompleta applicazione dell’ultimo PRO hanno mantenuto la consegna del silenzio? Erano d’accordo con la chiusura dei laboratori di analisi? e lo sono ancora, oggi, alla luce della necessità di fare diagnosi tempestiva di COVID-19? Non considerano che questa deficienza tecnologica dell’ASL BR non fa che appaiarsi drammaticamente con quella débâcle recente sul fronte della radiologia? Erano d’accordo con la mancata apertura della rianimazione a Francavilla Fontana? Lo sono ancora oggi, alla luce del fatto che occorrono un numero ancora difficile da definire di posti letto di rianimazione dedicati solo ai COVID-19? Lo sono ancora considerato che per ottenerne otto dedicati ai COVID-19, l’ASL ha sacrificato i già insufficienti sedici posti letto di rianimazione accreditati del Perrino? Lo sono ancora considerato che quest’incompleta applicazione del PRO e queste misure tampone non provocheranno altro che non solo un aumento del tasso di letalità della COVID-19, ma anche di quello di mortalità generale da altre cause che necessiterebbero di assistenza rianimatoria? Erano d’accordo Con la soppressione di circa 200 posti letto nella provincia di Brindisi previsti dall’ultimo PRO? Pensano che chiusure ed accorpamenti in atto siano inesorabili ed inarrestabili? Non considerano che questa grave inadempienza della DG ASL BR potrebbe trasformare le microcomunità, ospedali, strutture sanitarie e sociosanitarie in bombe ecologiche in pericolo imminente di esplosione? Chi legge, quali misure adotterà per invertire il deleterio circolo vizioso transgenerazionale, innescato con l’incompleta applicazione dell’ultimo PRO, che trasmetterà ai posteri i comportamenti e i fattori ambientali che stanno provocando ed amplificando nel territorio brindisino questa malattia da mismatch, questa pandemia da SARS-COV-2? Con quali misure e con quale metodo agiranno in difesa dei lavoratori e della popolazione locale la cui salute in questa pandemia sono interconnesse, come detto in premessa? Lo sanno che le gravi inadempienze di cui sopra pongono a chi ha responsabilità riconosciute per legge questioni morali, etiche e penali?”
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