La bomba ormai fuori città, inizia il rientro dei cittadini

BRINDISI – La sirena ha annunciato la fine di quella che sarà ricordata come una delle giornate memorabili della città di Brindisi. Dalle 13:00 in poi è stato possibile rientrare nelle proprie case, le operazioni di disinnesco sono terminate alle 11:03 (è durato tutto un’ora e mezza), la bomba è trasportata su un mezzo militare e scortata dai carabinieri verso la cava di sabbia nei pressi di Autigno, dove verrà fatta brillare domani.

Per il disinnesco è stato necessario far evacuare circa 54 mila brindisini, come previsto dall’ordinanza sindacale,  con l’interdizione del raggio di 1617 metri dal punto del ritrovamento. Le operazioni sono partite questa mattina alle 9:30, un’ora e mezzo dopo dall’orario massimo per liberare la città dalla zona rossa. Entro le 8 Brindisi doveva essere vuota: strade deserte e case libere. La bomba d’aereo, modello MK V SAP di fabbricazione inglese da 226 chili contenente 40 chili di tritolo, è stata trovata durante i lavori di ampliamento all’esterno del maxi cinema Andromeda, quartiere Bozzano, il 2 novembre scorso. Nel ritrovamento l’ordigno è stato danneggiato e sono state necessarie maggiori misure di sicurezza, lasciando la città in uno stato d’emergenza. Molti sono i cittadini che si sono allontanati dalla propria dimora già ieri sera, mentre altri hanno deciso di evacuare tra le 5 e le 8, come richiesto dal Comune. Qualcuno, dei quartieri più lontani dalla bomba, ha deciso comunque di restare a casa, anche se in zona di evacuazione. L’operazione è stata seguita via aerea da 4 droni dei vigili del fuoco e un predator dell’aeronautica militare mentre 54 pattuglie hanno presidiato le strade, ormai vuote, per evitare qualsiasi tipo di intromissione o atti di sciacallaggio nella zona da evacuare.

I navigatori con sistema Waze e Google Maps sono stati aggiornati sull’esistenza dei 41 varchi attivi per l’evacuazione di oggi. Infatti sulle piattaforme sono stati inseriti dei percorsi alternativi per raggiungere ugualmente le destinazione desiderata. Alla fine delle operazioni degli artificieri, il sistema sarà prontamente aggiornato.

Alle 9:30 in punto hanno operato sul posto gli artificieri e 15 militari dell’undicesimo reggimento Genio Guastatori di Foggia. Tre di loro, il CMCS (QS) Piacenza Francesco, il CMCS Napolitano Orlano e il SM De Lorenzo Michele hanno rimosso il congegno di attivazione dell’ordigno e la spoletta, utilizzando una chiave a razzo, mentre il CMC Di Lucchio Michele opera a distanza con il robot e il Capitano Incident Commander Lombardi Giuseppe, la più alta autorità sul posto, seguiva a breve distanza le operazioni. Alle 11:03 una piccola esplosione della chiave a razzo, com’è previsto, ha segna la fine dell’operazione di disinnesco.

Le aree di raccolta sono state poco sfruttate dai cittadini, sono arrivati solo coloro che non avevano un luogo per potersi rifugiare. La scuola media di via Mantegna ospitava 10 cittadini, la scuola elementare Mantegna 17, la scuola De Marco 4, scuola media Mameli 14, il Carnaro- Marconi 6, il Giorgi 10, la scuola media Kennedy 24, il Marinaio D’Italia 7 e la scuola Calò solo 1. Numeri più corposi sono quelli che hanno affollato la scuola Pertini che conta 150 evacuati e 100 quelli che sono stati accolti dalla scuola media Da Vinci. Anche qui non sono mancati gli inconvenienti. Alcune delle scuole allestite per ospitare gli evacuati non erano provvisti di riscaldamento nei punti destinati all’accoglienza e, a metà delle operazioni di disinnesco sono stati spostati in altri uffici interni alla struttura nei quali il riscaldamento era funzionante, come accaduto all’istituto professionale Ferraris.

Al momento i cittadini  si stanno organizzando per rientrare nelle loro case. Al Comune di Brindisi non resta che gestire il rientro.

Alberta Esposito