BRINDISI- Il confronto politico sulle dimissioni di Ferrarese, che forse è mancato tra i partiti di maggioranza, si consuma successivamente sulla stampa. Il capogruppo di Noi centro al consiglio provinciale Paolo Maria Urso replica alle dichiarazione del suo collega del Pd Damiano Franco che ha non ha condiviso la decisione dell’ex presidente degli industriali. “Che il PD non condivida le dimissioni e,soprattutto, le motivazioni dell’atto di responsabilità di Ferrarese ,pone un problema politico- afferma Urso-Ferrarese ha governato molto bene la provincia di Brindisi e lo ha fatto fino a ieri ,mettendo tutto il suo impegno ,dedizione ,determinazione e capacità di gestire con autorevolezza ,a favore di tutta la comunità provinciale, problematiche e tematiche che, pur non di stretta competenza, sono sfuggite al protagonismo ,all’interesse e risoluzione da parte di altri soggetti istituzionali. Emblematica la vicenda del riordino delle Province che ha portato ,grazie all’inerzia ed alla incapacità dei parlamentari locali alla cancellazione e declassamento tanto della Provincia di Brindisi ,quanto del comune capoluogo Brindisi. Gli esponenti di Ferrarese attaccano per la prima volta, così fortemente, anche in parlamentari del Pd. “Sarebbe stato sufficiente che qualche deputato o senatore avesse presentato nelle apposite commissioni parlamentari un’emendamento- continua Urso- che salvasse “ almeno” le province già esistenti alla fondazione della Repubblica Italiana e della sua carta Costituzionale, come la storia Ferrarese è stato lasciato solo a condurre una battaglia ,così come solo è stato lasciato da quei sindaci e da quelle comunità che,anziché, contribuire a mantenere forte ed integra l’identità della provincia di Brindisi., hanno avviato una disgregazione identitaria provinciale. Peccato che al capogruppo Franco questi aspetti sfuggano e dimentica che l’intero Consiglio Provinciale nella seduta del 26 Luglio scorso diede mandato al Presidente Ferrarese a muovere tutti passi per “salvare” la nostra provincia e mantenere i servizi ai cittadini senza aumentare le tasse”
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