BRINDISI- Si è insediato da poche settimane ma le idee su come va gestita la sanità locale le ha chiare. Giuseppe Pasqualone, nuovo direttore generale della Asl di Brindisi, presentandosi alla stampa questa mattina, non ha usato mezzi termini: “Non ci sono risorse per l’ospedale Perrino, ma possiamo pensare di investire su altre strutture del territorio in modo da creare un’alternativa”. In futuro quindi non si prevedono grosse rivoluzioni nel nosocomio brindisino. “Non ci sono fondi comunitari per l’ospedale ma possiamo dare delle alternative. La struttura così come si presenta è oramai obsoleta, basti vedere il problema degli ascensori- ha spiegato- spesso in tilt, un po’ per l’usura, un po’ perché eternamente sovraffollati”. Salvo, aggiungiamo noi, anche il sospetto di sabotaggio da parte di qualcuno, così come la stessa Asl denunciava sino a qualche mese fa.
Un problema parte quello poi del pronto soccorso. Anche qui il nuovo direttore ha attivato ogni strumento atto a migliorare la situazione. Innanzitutto ha dato mandato all’ingegnere dell’area tecnica di riaprire quanto prima il punto di osservazione che servirebbe ad alleggerire l’attesa dei pazienti. Quindi l’azienda si sta attivando per assumere nuovi medici specialisti da impiegare nella medicina d’urgenza. Paradosso della situazione, qui pur essendoci le risorse per l’assunzione, non vi sono medici disponibili a lavorare presso il Perrino.
Ora nelle prossime settimane Pasqualone incontrerà i rappresentanti sindacali ed i sindaci della provincia. L’idea è quella di lasciare emergere tutte le problematiche legate alla sanità locale e di seguito intervenire con le risorse disponibili.
Dieci gli obiettivi intorno ai quali lavorerà la squadra di Pasqualone che comprende anche il nuovo direttore amministrativo, Giovanni Giannoccaro, e il direttore sanitario, Angelo Greco . Tra questi : l’ambiente, l’ospedale Perrino e le liste d’attesa.
“I prossimi tre mesi li dedicheremo alla programmazione- ha detto il neo direttore generale- la speranza è quella di portare a termine negli anni di lavoro che ci attendono il maggior numero possibile di obiettivi”.
BrindisiOggi
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