L’8 marzo dedicato a Sara, l’infermiera morta in un incidente dopo il doppio turno di notte

BRINDISI-  L’8 marzo dedicato a Sara Viva Sorge,  giovane infermiera di San Vito dei Normanni, morta a causa di un incidente stradale, mentre, stanca dai pesanti turni di lavoro, rientrava a casa.  L’8 marzo a Brindisi scendiamo in piazza Vittoria con un sit-in dalle ore 9 alle ore 12:30, in adesione allo sciopero globale femminista e trans femminista, proclamato da Non Una di Meno. Dedichiamo questa giornata a Sara Viva Sorge, giovane infermiera di San Vito dei Normanni, morta a causa di un incidente stradale, mentre, stanca dai pesanti turni di lavoro, rientrava a casa.

“Ci rivolgiamo alle donne, studentesse, lavoratrici, precarie, disoccupate, migranti, casalinghe, persone LGBTQIA+, agli uomini, per costruire un’importante occasione di partecipazione collettiva, dopo due anni di pandemia e una guerra in corso.

Vogliamo lottare contro:

– Ogni forma di violenza maschile contro le donne e di genere. Nel 2021 vi sono stati 113 femminicidi e 2 transcidi.

– Ogni discriminazione, oppressione e sfruttamento che il neoliberismo e il sistema patriarcale continuano ad alimentare tramite il sessismo, il razzismo, l’omolesbotransfobia, il lavoro precario, l’intensificazione dei carichi di lavoro, i bassi salari, i licenziamenti.

– La guerra di occupazione dell’Ucraina da parte di Putin e ogni tipo di guerra. Fermiamo il ricorso alle armi per un reale negoziato tra le parti, che affronti i nodi politici irrisolti alla base del conflitto. Affermiamo il diritto primario alla pace, diciamo NO all’aumento delle spese militari, e chiediamo la piena applicazione dell’art. 11 della nostra Costituzione.

Esprimiamo solidarietà alle donne ucraine, afghane, curde, palestinesi e a tutte quelle che lottano per i diritti fondamentali nel mondo. In questo contesto di guerra diamo accoglienza ai profughi provenienti dall’Ucraina, che sono in gran parte donne.

Vogliamo lottare per:

– Una scuola che  garantisca il reale diritto all’istruzione, e ponga le basi per un futuro stabile, contro una scuola sottomessa alle logiche di impresa, causa di gravi rischi persino di morte  come è accaduto agli studenti Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci; per un’educazione libera da stereotipi patriarcali e per  un’ educazione sessuale e affettiva volta al rispetto della persona e delle differenze.

– Garantire diritti umani, permessi di soggiorno, contro la tratta e lo sfruttamento sessuale ed economico delle donne migranti, contro la violenza dei confini.

-Garantire i diritti umani alle donne e alle persone LGBTQAI+, doppiamente vittime di odio, violenza, marginalità.

-Un sistema sanitario che valorizzi la medicina territoriale, la medicina dei generi, in tutte le fasi della vita, contro i tagli e le privatizzazioni che hanno devastato la sanità pubblica.

-Dare valore alla lotta di quegli uomini che mettono in discussione i modelli patriarcali e maschilisti ancora dominanti.

Fondamentale è l’adesione al sit-in delle scuole di Brindisi come l’IPSSS”Morvillo-Falcone”, il Liceo Linguistico ” E. Palumbo”, l’Istituto Alberghiero “S. Pertini”, l’IISS “Majorana”, l’ITT “G. Giorgi”, il Liceo Scientifico Fermi-Monticelli e di altre che aderiranno  nei prossimi giorni”.

NON UNA DI MENO BRINDISI

Aderiscono al sit-in: Associazione Io Donna, Coordinamento Donne ANPI, Coordinamento Donne SPI-CGIL, CGIL BR, Filcams-CGIL BR, La Collettiva TFQ BR, APS Ostello Nautico BR, Gruppo Uomini in Cammino BR, Community   HUB APS, WG Academy HRD, FIAB BR, Auser BR, Associazione FR/Azione Tuturano, Fiorediloto  Torre S.Susanna, Commissione  Pari Opportunità  Comune Brindisi, Giovani Democratici  provincia di BR, Sportello Bancario e Sovraindebitamento ADOC BR, Confederazione Cobas BR, Commissione Pari Opportunità Comune di Cisternino, Iniziativa “Per non farla Franca” Grottaglie.

Partecipazione nel rispetto delle misure anticovid.                                      

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