Karate, la città di Brindisi sul tetto d’Europa: a Sofia eccellenti risultati per gli atleti brindisini

SOFIA – Ancora eccellenti risultati per lo sport brindisino. Questa volta, a riscuotere successi è il karate che, nella 44esima edizione dei Campionati Europei disputati dal 17 al 19 febbraio 2017, ha visto le medaglie di Samuel Stea (campione europeo a squadre), di Michele Martina (vice campione europeo nella categoria 75 kg) e di Mattia Ciarloni (campione europeo categoria cadetti e, precisamente, nei 52 kg).
Samuel Stea, dopo una bruciante eliminazione per via del turco Goktas Emre nella categoria Kata (dove, nell’Europeo di Cipro del 2016, aveva vinto un bronzo) è riuscito riscattarsi insieme al romano Gianluca Gallo e al siculo Giuseppe Panagia: i tre atleti infatti si sono sbarazzati della resistenza della Spagna (4-1), della Croazia (5-0, e in finale della Turchia (4-1) conquistando il gradino più alto del podio nella categoria squadre dopo una cavalcata più che trionfale.
Anche il cammino di Mattia Ciarloni è stato ottimo e il giovane brindisino, nonostante si trattasse della sua prima convocazione con la nazionale azzurra, è arrivato all’oro battendo in finale il favoritissimo francese El Yazidi e conquistando così il titolo europeo.
Michele Martina invece, dopo aver superato l’austriaco Rettenbacher (3-0), il polacco Wendt (9-0) e l’inglese Kellaway (2-0), è stato beffato in una finale combattutissima dall’ungherese Haspartak che, infliggendogli l’unico punto subito in tutti questi incontri, lo ha di fatto “condannato” all’argento con il risultato di 1-0.
Due medaglie d’oro e una d’argento sono un bottino eccellente e non fanno che promuovere ancora una volta questi grandissimi atleti già medagliati in altre occasioni sia in campo italiano, sia in campo europeo. Non possono non essere più che soddisfatte le squadre presso cui questi atleti sono tesserati, la Metropolitan Karate Brindisi (per Stea), il CUS Torino (per Martina) e la Dojo Dokko Do di San Pietro (per Ciarloni). E di fronte a questi risultati, le Olimpiadi di Tokyo del 2020 non sono più solamente un sogno ma potrebbero rivelarsi un palcoscenico perfetto per la caratura di questi karateka.
BrindisiOggi

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