LATIANO- «Il sindaco di Latiano, Antonio De Giorgi, e la sua giunta, con un cinismo pari solo a quello di alcuni ex amministratori loro padrini degli anni più bui del nostro comune, presenti oggi in consiglio o come consulenti, invece che prendere atto della situazione e andare a casa o quantomeno trovare qualche soluzione al problema, hanno elargito 2000 euro a un noto avvocato per un parere sull’azienda speciale che gestisce il “Pio Istituto Caterina Scazzeri”. Parere che, peraltro, depurato di un eccesso di difesa dell’operato di chi gli ha affidato l’incarico, dà sostanziale ragione a ciò che l’opposizione dice da mesi sugli sprechi e, forse, sulle ruberie di cui in paese si parla. Argomenti, questi, che noi abbiamo avuto il coraggio di denunciare e su cui abbiamo chiesto alla magistratura di far luce».Non si placa la polemica, a Latiano, sull’azienda speciale del “Pio Istituto Caterina Scazzeri”, la residenza socio-assistenziale per anziani, sita in viale Cotrino.
Massimiliano Baldari, commissario cittadino Pdl e i consiglieri comunali d’opposizione Angelo Caforio, Pdl anch’egli, Giovanni Bruno, Fli, e Giuseppe Vitale, indipendente, hanno spiegato cosa, secondo loro, sta succedendo dentro e fuori le mura di viale Cotrino. «Spulciando ulteriormente tra le carte, abbiamo capito il motivo di tanta paura e la volontà di cautelarsi anche con il parere di avvocati di prestigio. Nella contabilità confusa e pasticciata dell’azienda speciale, oltre ai rilievi del revisore dei conti per lo spreco di denaro pubblico con cui hanno comprato cellulari, gioielli, pranzi e cene consumati in viaggio, abbiamo verificato, da alcuni documenti ufficiali, visionati e firmati dal consiglio di amministrazione e poi da loro stessi ignorati, che in realtà le cifre potrebbero essere diverse da quelle che ci hanno fatto vedere».
L’analisi degli esponenti dell’opposizione al sindaco De Giorgi continua con esempi che spiegherebbero il sistema usato dai dirigenti, col beneplacito della politica, per confondere le acque tra i libri contabili. «Invece di stilare un bilancio civilistico per le aziende speciali, chiaro e leggibile a tutti, come prevede la legge – spiegano in una nota – hanno redatto il bilancio come fosse quello di un Comune, così da rendere il tutto meno chiaro. Nella stessa contabilità pasticciata, ad esempio, le buste paga riportano spesso la voce “trasferte Italia” per i dirigenti. Ci chiediamo, quindi, come possa incidere tanto sulla attività di una casa di riposo per anziani tale voce normalmente usata per indicare i viaggi dei dipendenti, a meno che non girassero casa per casa in tutta Italia, su mandato della giunta, come i venditori di servizi telefonici porta a porta per trovare ospiti per la struttura».
Alla luce di questo scenario, anche l’opposizione ha voluto vederci chiaro. «Negli ultimi giorni abbiamo contattato fior di professionisti e tutti si sono messi letteralmente le mani tra i capelli quando hanno visto i bilanci dell’azienda speciale. Ci hanno chiesto come si possa gestire un’azienda pubblica in maniera tanto maldestra (noi aggiungeremmo furbesca). In tutto questo schifo amministrativo, contabile e di gestione, i dipendenti non vengono pagati da mesi. Di fronte a questa squallida situazione, sindaco e giunta senza pudore, fanno i pesci in barile facendo finta di nulla ma i pesci in barile alla lunga puzzano e i cittadini di Latiano ormai si sono accorti della puzza di malaffare, probabilmente, ma anche di una gestione amministrativa indecente che ha provocato solo danni ai cittadini».
Maurizio Distante
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