Ispettorato del lavoro: 680 aziende irregolari e 365 lavoratori in nero

BRINDISI- Il 73% delle aziende e delle attività commerciali del territorio brindisino sono irregolari, vuol dire che impiegano lavoratori in nero e non osservano le norme di sicurezza. L’allarmente dato emerge da un’attività ispettiva dei primi cinque mesi dell’anno svolta  dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Brindisi. In questi mesi  sono stati 1097 gli accessi effettuati dagli Ispettori del Lavoro e dai Carabinieri del Nucleo Ispezioni del Lavoro in servizio presso l’ITL di Brindisi: un controllo capillare che ha rilevato irregolarità sostanziali nel 73% delle aziende del territorio provinciale. Il focus dell’intervento disposto dagli uffici di via Appia 51 nei venti comuni della Provincia e in tutti i settori produttivi ha riguardato in  particolare la tutela della sicurezza dei lavoratori nei cantieri edili e la verifica della regolarità degli appalti, sia pubblici che privati; l’accertamento di posizioni lavorative completamente in nero in pubblici esercizi, commercio e artigianato; il contrasto al caporalato e l’impiego di manodopera clandestina con verifiche mirate in agricoltura.  Su 922 accertamenti definiti, 680 sono risultati irregolari, rivelando così un acuto stato di sofferenza del mercato del lavoro. Le ispezioni hanno portato all’accertamento di 365 lavoratori in nero, nei casi previsti dalla legge, alla sospensione temporanea delle aziende in cui erano irregolarmente impegnati ed alla loro regolarizzazione. Tali risultati sono stati possibili grazie alla attività di vigilanza effettuata dal personale ispettivo operante presso la struttura territoriale dell’Agenzia Unica delle Ispezioni svolta anche congiuntamente all’Inps, all’Inail e al Comando Provinciale dei Carabinieri della Provincia di Brindisi.

4 Commenti

  1. Articolo interessante che fotografa la situazione delle aziende del Brindisino. INutile il commento che riguarda i datori di lavoro, titolari di queste aziende. Questi bravi SIGNOROTTI che sfruttano i giovani o i poveracci che sono costretti ad accettare soprusi , sono gli stessi che siedono nei salotti televisivi o fanno i moralisti. sapendo che sono i primi ad approfittare di situazioni come questa. Da ragazzo ci sono passato anche io, lavoravi come uno schiavo, firmavi buste paga per importi regolari, e ricevevi un terzo di questo….se non eri consenziente, ti licenziavano. DOvevi anche ringraziare questi soggetti, che ti offrivano questa possibilità. TU lavoravi e loro si arricchivano. poi quando sentivano parlare altre persone di questo sistema,erano i primi a indannare….CHE SCHIFO!!!!!

    • Anche se stai in regola e sempre uguale,siamo diventati schiavi con documenti in regola quando ce dei controlli imprenditori sono avvisati un giorno prima, a roma 80 per cento dei imprenditori sono iregolari.vergogna

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