LATIANO – “Io come tu”. Si chiama così l’interessante iniziativa promossa dall’Unicef e dall’Anci, l’associazione nazionale Comuni italiani, in occasione della Giornata dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, per la sensibilizzazione al riconoscimento della cittadinanza a tutti i bambini di origine straniera nati in Italia. L’Udc di Latiano, stimolata da post di un blogger locale, Ernesto Ciccarese, ha colto la palla al balzo, invitando il Comune di Latiano ad adottare la delibera proposta dall’Unicef che conferisce la cittadinanza onoraria a tutti i piccoli residenti nel paese e nati in Italia da genitori stranieri.
«Questa iniziativa, tra diffusi consensi, ha incontrato l’apprezzamento ufficiale del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – scrivono in una nota i consiglieri comunali del partito di Pierferdinando Casini, Gabriele Argentieri e Mauro Vitale – Nella consapevolezza che il tema dell’integrazione dei cittadini stranieri costituisca un impegno su cui si gioca il futuro degli Stati europei e con l’auspicio di un prossimo intervento in materia di riconoscimento della cittadinanza da parte del legislatore nazionale, riteniamo che il consiglio comunale latianese possa concedere, come atto simbolico, la cittadinanza onoraria a tutti i bambini di origine straniera, nati in Italia, che vivono e risiedono nel territorio della nostra Città. Si tratterebbe di un atto di indubbio valore civile».
Lo “ius soli” è quel diritto che garantisce la cittadinanza di un paese a tutti quelli che nascono sul suolo nazionale di quel paese. In Italia, attualmente, il diritto di cittadinanza è fondato sull’istituto dello “ius sanguinis”: viene mantenuta la cittadinanza originaria dei genitori. Dunque, ancora oggi un bambino che nasce in Italia da genitori residenti e non cittadini diviene titolare soltanto di un permesso di soggiorno temporaneo che deve essere rinnovato dai familiari fino alla maggiore età.
I centristi di Latiano hanno anche provveduto ad allegare alla loro richiesta la bozza di delibera, scaricata dal portale dell’Unicef, da sottoporre al consiglio nella prossima assise. Bisognerà vedere, ora, quale sarà la risposta dell’amministrazione comunale del paese, guidata da una coalizione di centrosinistra e dunque, in teoria, ideologicamente incline a questo tipo di azioni che, seppur simboliche, potrebbero contribuire a uno slancio positivo verso un diritto che in molti altri paesi è sancito da molto tempo.
BrindisiOggi
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