PEZZE DI GRECO- Avrebbe cercato di gabbare i carabinieri di Pezze di Greco denunciando una presunta truffa subita da una compagnia d’assicurazioni, per non dover pagare le sanzioni comminategli un mese prima quando, a Martina Franca, era rimasto coinvolto in un incidente. In quell’occasione, D.S., 38enne di Pezze di Greco, risultò sprovvisto della copertura assicurativa a seguito dei controlli effettuati sul posto dalle forze dell’ordine, intervenute sul luogo del sinistro.
I militari, però, non poterono redigere il verbale al momento dell’intervento poiché c’erano altre verifiche da effettuare sulla dinamica dell’incidente e sui veicoli coinvolti. Era il 12 dicembre dello scorso anno. L’uomo, circa un mese dopo i fatti, il 26 gennaio, pensando di riuscire in questo modo a farla franca e a non pagare le multe relative all’incidente di Martina Franca, si è recato presso la caserma dei carabinieri di Pezze di Greco e ha dichiarato di essere rimasto vittima di una truffa, denunciando la compagnia assicurativa cui si sarebbe rivolto.
Il 38enne, già noto alle forze dell’ordine per fatti simili, ha raccontato agli uomini dell’Arma di aver effettuato il pagamento della rata attraverso una carta di credito prepagata, la postepay. A fronte della transazione economica effettuata, però, l’uomo non avrebbe ricevuto alcun servizio di copertura assicurativa. Il 38enne, probabilmente, pensava che il suo racconto potesse bastare ai militari per i quali, invece, è stato un gioco da ragazzi effettuare i controlli telematici sulla carta di credito e verificare i rapporti di clientela della suddetta compagnia assicurativa. A conclusione delle indagini, dunque, i carabinieri hanno scoperto che nessuna transazione era stata effettuata con la postepay intitolata al 38enne e, inoltre, che la compagnia assicurativa indicata dall’uomo come truffatrice, in realtà, non aveva mai intrattenuto rapporti di alcun tipo con l’interessato. Ai carabinieri di Pezze di Greco, a questo punto, non è rimasto altro se non denunciare il 38enne per falsità materiale e simulazione di reato.
Maurizio Distante
Furbissimo