“Intonaco pericolante”, e l’aula consiliare viene considerata inagibile

MESAGNE – Questa mattina (16 settembre) è stata chiusa l’aula consiliare del comune di Mesagne. Il dirigente dell’Ufficio Lavori Pubblici, l’ingegnere Rosabianca Morleo, ha chiuso il locale rendendolo inagibile.

Alla base della scelta dell’ingegnere, le condizioni del soffitto della sala consiliare, già dichiarate in passato come solaio aula consiliare mesagne 3pericolose da un consigliere di opposizione, Carmine Dimastrodonato, durante la prima assise comunale dell’era Molfetta.

“Il soffitto non è crollato, ma abbiamo lavorato di prevenzione – dichiara Morleo – Abbiamo fatto cadere l’intonaco che si era già staccato dal solaio. Abbiamo chiuso l’aula per inagibilità in modo da poter proseguire con i lavori di verifica delle condizioni del solaio. Passeremo ad un monitoraggio della struttur, sia sull’aspetto dimensionale, sia su quello tecnico-meccanico”.

In questo caso, si opterà per un vero e proprio restauro. “Il solaio è degli anni Settanta. un tipico solaio margherita gettato in opera, che appare degradato già ad occhio nudo. Non possiamo optare per una demolizione, poiché stiamo parlando di un solaio di un palazzo del Seicento, ma ad un consolidamento, ad un rinforzo strutturale attraverso un restauro”.

solaio aula consiliare mesagne 2Nei prossimi giorni, si avranno novità importanti sulle condizioni effettive del solaio. “Siamo partiti con una serie di richieste di preventivi per i monitoraggi, che dovranno verificare diverse condizioni: le caratteristiche statiche e meccaniche del solaio, lo stato dell’armatura, solo per citarne alcuni.”

Posta al primo piano di Palazzo dei Celestini, l’aula consiliare, fulcro delle attività delle amministrazioni che si sono susseguite nel corso degli anni, è anche l’unico passaggio per i dipendenti comunali diversamente abili, per accedere al vano ascensore. “Abbiamo provveduto a trasferire al pianoterra i nostri dipendenti che non avrebbero più potuto utilizzare quel passaggio, così da non recare loro disagi ulteriori. Un’idea che, a prescindere dai lavori che avverranno in aula consiliare, era già stata suggerita all’amministrazione.”

Agnese Poci

 

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