BRINDISI- Inquinamento ambientale a Brindisi, l’impatto sanitario c’è ma le stime emissive non determinano il superamento dei livelli tale per cui scatti la procedura di rischio sanitario. E’ quanto emerge dalla prima di una serie di audizioni al Senato sulla Centrale Enel di Cerano e l’incidenza dei tumori sul territorio brindisino.
Questa mattina il senatore dei Cor , Vittorio Zizza ha incontrato la dirigente del servizio analisi della domanda e dell’offerta sanitaria e valutazione epidemiologica delle dinamiche relative dell’AReS Puglia, Lucia Bisceglia.
Durante l’audizione il senatore dei Cor ha chiesto ragione dei dati sulle ultime indagini epidemiologiche e la correlazione con le emissioni inquinanti provenienti dalla centrale Enel di Cerano.
“La dottoressa Bisceglia ha presentato una sintesi dell’attività di valutazione del danno sanitario, studi che hanno evidenziato l’incidenza delle patologie tumorali e respiratorie a lungo e breve termine- ha spiegato Zizza- Uno degli ultimi studi, Epier 2 relativo al 2006/2010 sulle emissioni del Pm10, SO2, NO2, evidenzia come negli stessi giorni in cui si determinano picchi di inquinamento aumentano i casi di ospedalizzazione per patologie respiratorie anche in età infantile”.
Durante l’audizione sono state presentate anche due stime di impatto che mostrano una vera e propria mappatura di dispersione degli inquinanti sul territorio brindisino. Una mappa è relativa alla sola centrale Enel di Cerano ed una è relativa alle aziende in generale presenti sul territorio brindisino.
“Tutti i dati e gli studi in possesso dell’Ares danno conferma- ha riferito il deputato dei Cor- dell’esistenza di una associazione tra i livelli di esposizione agli inquinanti ed alcune patologie tumorali e malattie respiratorie”.
Alla luce di tutto questo, anche degli studi condotti dal professor Giuseppe Latini sulle malformazioni neonatali e del CNR, il senatore Zizza ha chiesto all’Ares congiuntamente agli organi preposti, se intenderà o ha inteso intraprendere percorsi finalizzati a garantire la salute pubblica dei cittadini, la prevenzione primaria e secondaria, magari adeguando i propri sistemi sanitari.
“ Sorprendente la risposta dell’Ares- ha riferito il senatore- L’impatto sanitario c’è ma le stime emissive non determinano il superamento dei livelli tale per cui scatti la procedura di rischio sanitario. Così l’Ares continuerà a monitorare le emissioni ma al contempo imposterà tutte le procedure possibili per determinare un contenimento dell’inquinamento atmosferico dell’area visto che ci troviamo in una condizione di criticità epidemiologica conclamata continuando a valutare le ricadute sulle aree limitrofe”.
Infine il senatore Vittorio Zizza ha chiesto se nel piano sanitario, alla luce di questi dati, si sta prevedendo un’offerta ospedaliera mirata. A questa domanda la dottoressa Bisceglia ha risposto con una relazione che va ad integrare il piano sanitario con una serie di servizi per l’emergenza delle patologie acute e oncologiche e ma anche per le cure primarie per pazienti cronici.
“Il 27 settembre prossimo è già stata calendarizzata la seconda audizione con i vertici dell’Arpa, Asl e Ispra. Si andrà avanti con il lavoro in Commissione, per concludere il ciclo di audizioni che prevedono anche un sopraluogo presso la Centrale- ha concluso -Zizza, al fine di avere un quadro reale della situazione e mettere in atto strategie mirate che puntino alla tutela della salute dei cittadini”.
BrindisiOggi
“….L’impatto sanitario c’è ma le stime emissive non determinano il superamento dei livelli tale per cui scatti la procedura di rischio sanitario….” Un modo elegante per dire e non dire praticamente una cosa: I DATI CHE VENGONO RESI PUBBLICI SONO PALESEMENTE TAROCCATI E MANOMESSI AL FINE DI NON FAR SCATTARE LE PROCEDURE DI RISCHIO SANITARIO. Chiaro, no? ….”….Così l’Ares continuerà a monitorare le emissioni ma al contempo imposterà tutte le procedure possibili per determinare un contenimento dell’inquinamento atmosferico dell’area visto che ci troviamo in una condizione di criticità epidemiologica conclamata continuando a valutare le ricadute sulle aree limitrofe”. COSA C…O VUOL DIRE? Come dicono a Roma : MA PARLA COME MAGNI.