BRINDISI- E’ iniziato questa mattina il processo a carico del sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, rinviato a giudizio per l’inchiesta sull’affidamento dei servizi di call center e rassegna stampa del Comune di Brindisi alla News, sua vecchia società, e per il pagamento in contanti di un debito con Equitalia. Consales dovrà dimostrare in fase dibattimentale che dopo la sua elezione a primo cittadino non aveva più alcun rapporto con la News, società che aveva ceduto per circa 130 euro ad Alessio Vincitorio, imputato anche lui nel processo. Secondo l’accusa Consales restava nei fatti il titolare della società di comunicazione.
Il sindaco , difeso dall’avvocato Massimo Manfreda, era assente in aula. Il primo cittadino è accusato di abuso d’ufficio, concussione e truffa. Era stato invece prosciolto per i reati di falso e abuso d’ufficio in merito all’affidamento diretto della rassegna degli eventi estivi all’associazione Motumus.
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Assenti oggi nell’aula Metrangolo anche tutti gli altri imputati: Sabino Porro (difeso dall’avvocato Carmelo Molfetta), ex socio di Mimmo Consales nella News , Alessio Vincitorio (difeso anche lui da Carmelo Molfetta) al quale sono state cedute le quote della società dopo l’elezione del primo cittadino, e Giuseppe Puzzovio ex direttore della sede brindisina di Equitalia. Quest’ultimo insieme al sindaco deve rispondere di concussione, secondo l’accusa, sostenuta dai pm Savina Toscani e Giuseppe De Nozza, avrebbe “costretto o indotto” i propri dipendenti a prendere i soldi in contanti e a portarli in banche di loro fiducia per trasformarli in assegni circolari intestati a Equitalia. Evitando così la tracciabilità del denaro. Con la conseguenza di un pagamento fatto illecitamente. Si tratta del pagamento di un debito personale di Consales di circa 300 mila euro, il pagamento in contante è avvenuto per almeno 20 mila euro. Tre le rate contestate.
L’accusa ha sostenuto l’ammissione di parte civile di Paola Baldassarre , allora ex sindaco, si è opposta invece la difesa di Consales, ma il collegio giudicante presieduto da Genantonio Chiarelli a latere Francesco Cacucci e Barbara Nestore ha riconosciuto l’ex vice sindaco come parte civile nel processo. Gli stessi pm hanno chiesto che Paola Baldassarre fosse ascoltata come testimone. Era stato infatti l’ ex componente di giunta a denunciare il primo cittadino, da qui è partita l’intera indagine condotta dagli agenti della Digos di Brindisi.
Così come aveva già annunciato qualche mese fa la giunta, il Comune di Brindisi non si è costituito parte civile nonostante fosse stata riconosciuta persona offese dai pm.
Secondo la pubblica accusa, l’ammissione di parte civile di Paola Baldassarre, si fonda sul fatto che il sindaco avrebbe indotto in errore la giunta in quanto avrebbe sottaciuto il suo conflitto d’interessi. L ‘esecutivo comunale per due volte ha approvato la delibera per prorogare i servizi alla News anche quando Consales era diventato sindaco. Durante la seduta acquisito anche del materiale fotografico fornito dagli inquirenti.
La prossima udienza è stata fissata per il 6 febbraio prossimo dove su richiesta dei pubblici ministeri saranno ascoltati come testimoni l’ex vicesindaco e il sostituto commissario De Marco.
Lucia Portolano
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