LECCE- Sarebbe stata indotta alla prostituzione quando era ancora minorenne da un fotografo di Mesagne, la giovane salentina che con le sue dichiarazioni ha portato all’arresto di Marco Costa, titolare del Cocò Night, accusato di sfruttamento della prostituzione.
Il pubblico ministero Stefania Mininni ha aperto un fascicolo a carico del professionista mesagnese, G.P. 46 anni, e di un meccanico di 56 anni, V.P. di Torre Santa Susanna.
Si tratta di un filone dell’ indagine sul giro di prostituzione. In particolare la vittima racconta che nel 2011, ancora minorenne, si prestò per un servizio fotografico a luci rosse.
G.P., noto professionista, l’avrebbe indotta a realizzare scatti pornografici, che in poco tempo avrebbero fatto il giro delle amicizie dell’uomo.
Poco dopo lo stesso fotografo avrebbe cominciato ad organizzare incontri a sfondo sessuale inducendo la giovane a prostituirsi con l’idea di poter in qualche modo fare strada nel mondo della moda. Il fotografo avrebbe incassato la metà dei corrispettivi percepiti dalla 17enne. Talvolta gli appuntamenti si sarebbero trasformati in orge con il coinvolgimento anche di altre minorenni.
Il titolare dell’autofficina di Torre Santa Susanna per un appuntamento hard, racconta a ragazza, avrebbe pagato 100 euro.
Il fotografo mesagnese ed il meccanico di Torre santa Susanna risultano così iscritti nel registro degli indagati. I due sono difesi dagli avvocati Andrea Starace e Giovanni Brigante.
BrindisiOggi
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