BRINDISI-La gestione della movimentazione del carbone di Edipower, l’utilizzo esclusivo della banchina sporgente di Costa morena, dove avviene il carico e scarico del carbone. Questo attraverso una società che sarebbe dovuta sorgere, che avrebbe dovuto avere come consulente Giovanni Antonino, di proprietà di Cosimo Convertino ed altri due imprenditori portuali. Questo il progetto che è alla base dell’impianto accusatorio dei pm Giuseppe De Nozza e Marco D’Agostino, che hanno inscritto nel registro degli indagati, l’ex sindaco di Brindisi, l’assessore alla Programmazione del Comune di Brindisi Francesco Cannalire, il segretario generale dell’Autorità portuale Nicola Del Nobile e il vice presidente della Camera di Commercio Cosimo Convertino. Secondo le accuse dei pm, Antonino e Cannalire avrebbero avvicinato gli imprenditori portuali Teo Titi e Pasquale Giurgola, il primo componente del comitato portuale, il secondo datore di lavoro di Michelangelo Greco, anche lui membro dell’organismo dell’Authority ,per convincerli a votare a favore dell’utilizzo esclusivo della banchina per lo scarico del carbone di Edipower. Per influenzare il giudizio dei due li avrebbero proposto la costituzione di una nuova società che avrebbe dovuto movimentare in modo esclusivo il combustibile. Questo perché sia Titi che Greco si erano sempre mostrati contrari all’utilizzo esclusivo della banchina. Secondo l’accusa, a mettere in contatto i due imprenditori con Antonino e Convertino sarebbe stato l’assessore comunale. Questa nuova società avrebbe dovuto mandare via l’attuale gruppo portuale Peyrani. Ma i due imprenditori portuale non ci stanno e denunciano tutto alla Procura della Repubblica. Da qui parte l’indagine. Ancora da chiarire la posizione di Del Nobile e quindi dell’Autorità portuale di Brindisi. Una cosa è certa solo l’Autorità portuale può riconoscere i requisiti ad una società per diventare impresa portuale e partecipare agli appalti. Intanto fissato per lunedì prossimo l’interrogatorio di Cannalire, per il momento sarà sentito solo lui. L’accusa è di abuso d’ufficio e per qualcuno vi è anche la tentata corruzione.
Lucia Portolano
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