BRINDISI- E’ rottura tra i commercianti del centro cittadino e l’amministrazione comunale di Brindisi. L’incontro sulla chiusura di Corso Garibaldi si trasforma in uno scontro delle parti. Delusi i titolari delle attività commerciali che oggi si spettavano una maggiore apertura da parte del Comune. “Non c’è dialogo, e questa cosa ci fa molto male- spiega Toni D’Amore rappresentante regionale di Confesercenti- oggi ci siamo presentati con delle proposte consapevoli che sarebbe stato molto difficile che il Comune avrebbe fatto un passo indietro sulla chiusura di Corso Garibaldi ma anche questo non è bastato”. E’ stato un incontro dai toni molto accesi, il Comune è stato fermo sulle sue posizioni e questo ha creato molte tensioni tra i commercianti che numerosi si erano presentati all’incontro.
“Quello che abbiamo è una città non inclusiva, anzi, una città che non permette alle famiglie con bambini ed agli anziani di vivere il suo centro urbano e commerciale, che non garantisce nemmeno la tranquillità di una pizza con gli amici il fine settimana, nascondendosi dietro l’alibi del parcheggio di “Via Spalato”, del tutto insufficiente e distante alcuni chilometri a piedi dalla zona del porto, dai pubblici esercizi e dalle strade più belle del nostro centro storico- dice Confesercenti- Quello che non esiste è un’isola pedonale; esiste invece una ZTL, in cui transitano e parcheggiano tutti, meno che quelli che dovrebbero essere i fruitori della zona commerciale (i cittadini). La nostra idea è quella di individuare nuove forme di pedonalizzazione, nonché ridefinire tutto il concetto di Centro Cittadino, istituendo “l’Isola Pedonale del Centro Storico”, con fioriere, panchine, eventi, tavolini, ombrelloni ed altro, dove i mezzi di pubblica sicurezza non “passeggiano” ma arrivano in caso di necessità e che, ripercorrendo le esperienze di successo di città come Bologna o Torino, venga trasformata in un luogo di vera aggregazione, shopping e socializzazione”.
Una delle proposte dei commercianti era proprio questa : un’ isola pedonale che, partendo da Corso Umberto, Piazza Mercato, Piazza Vittoria, il Teatro e salendo verso Piazza Duomo e le Colonne Romane, permetta di raggiungere il lungo mare e restituire alla città ed ai turisti una città “normale” ed accessibile, una normalità che caratterizza la vicina Lecce, dove il centro storico è chiuso al traffico e la zona commerciale di Piazza Mazzini è di servizio allo shopping. “Quello che vorremmo è una programmazione di eventi condivisa per tempo (magari a gennaio di ogni anno) e cofinanziata dai nostri commercianti, in grado di garantire una comunicazione efficace e di successo, in grado di garantire ai turisti, ai Brindisini ed a tutti i residenti in Provincia di godere della bellezza del nostro porto e di riscoprire una città bellissima- dicono i commercianti- Non è vero che vogliamo rivedere la viabilità del centro per parcheggiare le auto sotto i nostri negozi, anzi, vorremmo ridefinire il concetto di sosta, individuando o riqualificando nuove aree parcheggio e riservando quelle a ridosso della zona commerciale (Corso Roma, Corso Umberto, Piazza Anime, Via Santi, Corso Garibaldi, Via Del Mare, ecc.) ai turisti e ai clienti, vietando la sosta ai pass di commercianti e lavoratori e garantendo la sosta ai residenti nelle ore serali e nei giorni di chiusura delle attività commerciali. Quello che auspichiamo, in sostanza, è l’avvio di una stagione nuova di dialogo e condivisione, in grado di superare le difficoltà che da troppi anni vedono contrapposizioni sterili che hanno bloccato lo sviluppo economico ed occupazionale della nostra città. Purtroppo, oggi, la chiusura netta dell’Amministrazione Comunale e del Sindaco Rossi hanno vanificato una grande occasione di collaborazione, rifiutando ogni possibilità, ogni proposta, ogni alternativa, trincerandosi dietro ad un netto NO. La nostra speranza è che si possa continuare a ragionare nei prossimi giorni, nell’interesse della città e del suo tessuto produttivo commerciale e turistico. Noi non ci arrenderemo nella affannosa ricerca un dialogo e di possibili soluzioni”.
Dal canto suo il sindaco, Riccardo Rossi spiega: “La mia proposta resa nota durante la campagna elettorale , non calata dall’alto, ed è già di per sé un’ipotesi di mediazione. Nel senso che non chiudiamo durante tutta la giornata ma dalle 18 alle 24 , dopo di ché nell’incontro abbiamo ragionato anche di altro, cose sulle quali possiamo discutere. Condivisione di programmazione, viabilità , possiamo parlare di tutto ma se l’unica questione che interessa è questa, cioè la chiusura di Corso Garibaldi, allora mi dispiace ci sono tante parti in città poi ciascuno ha le sue idee. Che si possa ritenere che le sorti delle loro attività commerciali siano legate a questa vicenda, mi spiace non d’accordo. Penso che siano ben altre le questione anche perché in questi anni con i Corsi aperti tantissime attività commerciali hanno chiuso e altre hanno aperto. Sul fatto che a maggio ci sia stata meno frequenza, che cosa sia stato questo maggio anche da un punto di vista meteorologico lo sappiamo”.
BrindisiOggi
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