BRINDISI- Il Sindacato Autonomo di Polizia, nel perseverare nel tempo a segnalare e sensibilizzare alle istituzioni locali e nazionali la carenza degli organici presso la Polizia Ferroviaria di Brindisi, ha da sempre posto il problema della sicurezza dello scalo ferroviario e del transito delle merci pericolose destinate ai presidi produttivi dell’area industriale, sempre più vicina all’area urbana della città.
Il presidio della Polizia Ferroviaria presso lo scalo ferroviario a causa della riduzione organica del personale non riesce a garantire il servizio d’istituto in turni h24, per tanto da anni i controlli di sicurezza vengono effettuati durante la giornata solo dalle 8,00 alle 20,00.
Alla luce del pericoloso episodio di ieri pomeriggio presso lo scalo ferroviario di Brindisi, ove una perdita di gas butilene da un vagone cisterna proprio al di sotto del cavalcavia De Gasperi ha comportato il necessario blocco del traffico ferroviario, l’evacuazione del sito e l’isolamento dell’area urbana circostante che interessava il centro cittadino e l’importante cavalcavia di collegamento con il resto della città, oggi possiamo dire di essere stati fortunati che l’evento alle cisterne che trasportano materiale pericoloso si sia verificato quando la stazione ferroviaria era presenziata.
Invochiamo ancora una volta, i parlamentari di ogni riferimento politico, sindaco e tutte le istituzioni a non sottovalutare quello che si è registrato nella giornata di ieri. Occorre subito aggregare personale alla Polizia Ferroviaria di Brindisi per garantire l’estensione dei controlli di sicurezza in attesa che il Ministero dell’Interno trasferisca in modo permanente il personale necessario per ripristinare il turno h24 e garantire serenità a tutta la cittadinanza.
BrindisiOggi
Da semplice cittadino condivido le richieste fatte dal sindacato.Purtroppo qui’ Italia vengono dimenticate le tragedie come quella del 2009 a Viareggio dove 32 persone persero la vita a causa dell’esplosione di un vagone di gas.Ai parlamentari.Fate sentire la vostra voce anche verso la protezione civile.Non devono accadere più questi episodi.
Era un pericolo che Greenpeace aveva messo in evidenza in occasione dell’azione all’Enichem di Brindisi…penso che eravamo nel 1993….