Incendio dopo lo spettacolo pirotecnico, assolti Michele e Carmelo Di Candia

SAN VITO DEI NORMANNI- Incendio dopo lo spettacolo pirotecnico, assolti Michele e Carmelo Di Candia. Si è concluso presso il Tribunale di Brindisi con l’ assoluzione in formula piena perché “il fatto non sussiste” il processo a carico di Michele e Carmelo Di Candia, titolari della ditta Pirotecnica “L’Artificiosa” di Sassano (Sa) , ai quali gli inquirenti avevano contestato il reato di “incendio doloso” derubricato in sede di dibattimento in “incendio colposo” per il piccolo incendio di alcune sterpaglie che si sviluppò il 9 luglio 2017 al termine dello spettacolo pirotecnico che chiuse la Festa Patronale di San Vito Martire e San Vincenzo Ferrer a San Vito dei Normanni.

I pirotecnici campani, difesi dall’avvocato sanvitese Pasquale Angelini, si sono sempre professati innocenti contestando le accuse di negligenza, imperizia e imprudenza, o addirittura di dolo, avendo dimostrato di aver messo in atto tutte le precauzioni di propria competenza e di aver rispettato le distanze di sicurezza previste dalla normativa; è stato inoltre accertato come il Comitato avesse provveduto a proprie spese alla preventiva bonifica della zona interessata allo sparo dei fuochi artificiali, tagliando le erbacce, bagnando il terreno interessato prima dell’evento e predisponendo il servizio antincendio, il tutto nel pieno e totale rispetto delle autorizzazioni concesse.

Ricordiamo che lo spettacolo pirotecnico, della durata di oltre 10 minuti, si svolse regolarmente tranne che gli attimi finali, quando alcune fuliggini incendiate caddero in un terreno limitrofo al campo fuochi, ma comunque ben oltre le distanze di sicurezza previste, provocando l’accidentale incendio di alcune sterpaglie prontamente domato dall’intervento dei Vigili del Fuoco e della locale Protezione Civile.

Successivamente vennero avviate le indagini per appurare eventuali responsabilità circa l’accaduto, indagini che come si diceva avevano portato il giudice in prima istanza a formulare per i due pirotecnici l’accusa di “incendio doloso” divenuta poi “incendio colposo” in sede di rinvio a giudizio anche in virtù delle testimonianze dei componenti del Direttivo del Comitato Festa che hanno ribadito la massima osservanza di tutte le norme di sicurezza e delle distanze previste dalla legge.
Il dibattimento ha poi dimostrato che non solo non vi fu dolo, ma nemmeno colpa da parte dei Fratelli Di Candia che avevano operato con la massima professionalità, ed ha evidenziato l’abnegazione, la scrupolosità e la correttezza  del lavoro dei componenti del Comitato: al netto di tutte le precauzioni previste e rispettate nulla si poteva contro l’imponderabile. Tutti motivi che hanno portato il giudice ad emettere la sentenza di assoluzione.

Il tutto anche grazie all’egregio lavoro dell’Avvocato Angelini, molto bravo nel far emergere la realtà dei fatti e nel dimostrare l’estraneità degli imputati da qualsivoglia forma di responsabilità.

“Siamo soddisfatti della sentenza e fiduciosi nella Giustizia, siamo sempre stati convinti che la vicenda non potesse che concludersi con la piena assoluzione. – afferma il Presidente del Comitato Ignazio Rosato – A tutti noi apparve chiaro fin da subito che si trattò di una fatalità e che i focolai di sterpaglie furono prontamente domanti dal servizio antincendio con l’ausilio dei Vigili del Fuoco. Siamo molto contenti anche per Michele e Carmelo Di Candia, professionisti scrupolosi e con grande esperienza e sul cui operato abbiamo avuto sempre massima fiducia. Per quanto ci riguarda abbiamo dimostrato, per quanto di competenza del Comitato, di aver operato nel pieno e totale rispetto della legge e delle prescrizioni previste dall’Autorizzazione rilasciata dall’Autorità di Pubblica Sicurezza. Voglio ricordare che proprio per poter operare nel massimo della sicurezza abbiamo provveduto, con parere favorevole della Commissione Tecnica Territoriale per le materie esplodenti, ad omologare il nuovo campo-fuochi in contrada Pigna, teatro dello spettacolo a conclusione della Festa 2018 e del Festival dedicato al compianto Arciprete Rosato, trionfo finale della Festa del 2019.

A Causa della pandemia, nel 2020 le Feste Patronali hanno subito un brusco stop mettendo a dura prova le tante famiglie che vivono grazie al lavoro svolto in tali eventi: illuminatori, bande musicali, pirotecnici, ambulanti, giostrai, e tutto il comparto degli spettacoli viaggianti. L’auspicio è che la campagna vaccinale prosegua spedita in modo che già l’estate prossima si possa organizzare qualcosa in onore dei nostri Patroni, come segno di devozione e attaccamento della Città chiedendo loro l’intercessione per uscire quanto prima da questa terribile pandemia e come simbolo di ripartenza e di speranza per il futuro.”

BrindisiOggi

 

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