LATIANO – Incendio alla macelleria del marocchino: “Vado avanti, qui mi trovo bene”.
Ha subito un gesto vile che lo ha colpito nella sua attività professionale, eppure nei suoi occhi non c’è rabbia, ma solo forza di ricominciare.
Abdelkhaled Antra è il macellaio che, per la seconda volta da quando è arrivato in Italia, ha dovuto ricominciare la sua vita punto e daccapo. Reinventarsi, per lui, è diventato naturale.
La prima volta è avvenuto dopo un attentato, nel 2009, all’internet point che aveva aperto in via Mesagne. Pochi giorni fa, l’attentato alla macelleria specializzata in lavorazioni Halal.
Abdelkhaled è sposato ed è un giovane padre di due bimbe di 8 e 2 anni. “Non mi posso fermare – dice – devo lavorare per la mia famiglia. Non vado mai indietro: guardo sempre avanti” E non si arrende: è lui stesso che sta compiendo, aiutato da alcuni familiari, i lavori di ristrutturazione nella sua macelleria. Le tracce delle fiamme sono sparite, dando spazio alla voglia di riaprire al più presto. “I miei clienti e molti latianesi mi sono vicini, sono dispiaciuti per quello che mi è successo. Devo riaprire per dar da mangiare alla mia famiglia e perché i miei clienti me lo chiedono. Sono cattolici e islamici, marocchini e di Latiano, ma vengono anche da altre zone della provincia.”
Abdelkhaled fa parte di una delle oltre 60 famiglie che compongono la comunità marocchina a Latiano, perfettamente integrata nel tessuto sociale ed economico della città.
“Qui a Latiano mi sono sempre trovato benissimo. Quando sono arrivato in Italia sono venuto qui e non mi sono mai spostato perché mi sono trovato bene. Latiano è bellissima”, dichiara sorridendo.
Agnese Poci
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