MESAGNE – Inaugurato questa mattina l’ospedale di Comunità a Mesagne nell’ex presidio San Camillo De Lellis. Subito attivi 12 posti letto nell’ex reparto di Medicina Generale che accoglierà i pazienti cronici e in fase di riabilitazione. Presenti al taglio del nastro Pompeo Molfetta, sindaco di Mesagne, Giuseppe Pasqualone direttore generale dell’Asl di Brindisi, il deputato mesagnese Tony Matarelli e il consigliere regionale Mauro Vizzino. Non era presenteil presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
Anche l’ospedale di Mesagne, dopo quello di Fasano, diventa ospedale di Comunità ovvero sono stati entrambi convertiti in Presidi Territoriali di Assistenza.
Si tratta di strutture sanitarie di degenza territoriale afferenti al Distretto Socio-Sanitario di competenza, riservate ai pazienti che, pur non presentando patologie acute, non possono essere assistiti adeguatamente a domicilio. Il responsabile del processo assistenziale è il Medico di Medicina Generale che ha in carico il paziente. L’esperienza dell’Ospedale di Comunità nella nostra Asl è già stata attuata con successo presso l’ex ospedale di Cisternino e quello di Ceglie Messapica.
“Momento particolarmente significativo per Mesagne – commenta il primo cittadino Molfetta – si tratta di un passaggio storico per la città e l’intero territorio provinciale. Il nuovo ospedale oggi guarda al futuro, è un ospedale che abbandona la vecchia immagine. Adesso ha una nuova mission che converte l’ospedale in un servizio di comunità e per il territorio”.
“Nell’ospedale di comunità troveranno accesso pazienti cronici. Invece di intasare l’ospedale Perrino, i pazienti cronici conflueranno negli ospedali di Cmunità. Mesagne offrirà servizi ambulatoriali, assistenza infermieristica e medica. Il ricovero all’interno dell’ospedale di Comunità concorre al processo di guarigione del paziente. Diverrà una sorta di residente protetta” conclude il primo cittadino mesagnese.
Nell’ex ospedale De Lellis, al momento, sono attivi 12 posti letto. Il sindaco ha promesso che farà subito un pressing alla Regione per averne subito degli altri così per aumentare l’offerta per il territorio. Il reparto è composto da stanze con due posti letto e bagno interno. C’è anche una sala relax.
Viene così completata la riqualificazione della rete dei Presidi Ospedalieri dismessi con strutture in grado di erogare tutti i servizi di prossimità nell’ambito sociale di riferimento, in coordinamento istituzionale con i servizi sociali comunali e previa valorizzazione del ruolo centrale del medico di assistenza primaria per la migliore presa in carico del paziente.
Mar.De.Mi.
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