BRINDISI- Chiusi in una piccola gabbia all’interno di un tir al caldo asfissiante e senza acqua. Il mezzo era pronto ad imbarcarsi per l’Albania quando i poliziotti della Volante sentono i lamenti di due cani e bloccano il tir . E’ accaduto ieri sera a Brindisi, in una umida e calda serata d’agosto due agenti di una Volante della Questura di Brindisi in via provinciale per Lecce sentono i lamenti, agonizzanti, di alcuni cani.
Dopo una breve ricerca capiscono che c’è qualcosa nel cassone di un tir parcheggiato in attesa di imbarcarsi per l’Albania. I poliziotti obbligano il conducente, un cittadino albanese A.L. di 36 anni, ad aprire il portello del cassone, all’interno del quale vi erano due setter inglesi adulti rinchiusi in una piccola ed angusta gabbia di appena un metro per cinquanta. Entrambi i cani, assetati e gementi per la mancanza d’aria, sono stati immediatamente liberati e portati all’interno di un bar di una vicina stazione di servizio, al fresco, dissetati e rifocillati.
Nel frattempo sul posto è giunto anche il veterinario dell’Asl che li ha visitati e fornito assistenza medica. Il conducente è stato denunciato per maltrattamento di animali, l’uomo stava portando i due cani in Albania per conto di un suo connazionale che, due giorni prima, gli aveva affidato gli animali.
Grazie alle indagini, tramite anagrafe canina, gli agenti hanno scoperto che i due cani, un maschio ed una femmina di setter, erano stati rubati il 17 luglio scorso a San Giovanni in Marignano per essere portati all’estero. Un 26 M.A. albanese, residente in provincia di Cuneo, è stato denunciato per ricettazione. I cani sono stati curati ed assistiti presso il canile municipale sino a quando questa mattina a Brindisi non è giunto il proprietario che non appena saputo del ritrovamento si è messo in viaggio. Questa mattina la consegna e l’incontro anche un po’ commovente, i due cani hanno immediatamente riconosciuto il loro padrone. Ora sono ripartiti per tornare a casa.
Indagini sono ancora in corso per scoprire ulteriori dettagli sulla vicenda e su un presunto traffico che passa dal porto di Brindisi.
BrindisiOggi
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