In casa un arsenale da guerra, arrestato 56enne: forse legami con la Scu

TORCHIAROLO – Fucile, pistole di ogni tipo e relative munizioni: è questo l’arsenale che i carabinieri della stazione DEL VECCHIO Nicola, classe 1959di Torchiarolo hanno ritrovato nell’abitazione di Nicola Del Vecchio, 56enne del posto: per lui è scattato l’arresto per FOTO ARMI TORCHIAROLO (1)detenzione illegale di armi da guerra e armi comuni da sparo.

Troppe armi per un uomo solo: per questo, i carabinieri non escludono che Del Vecchio abbia potuto conservare nella sua casa armi per i clan locali della Sacra Corona Unita. MA non solo: le attenzioni dei militari si erano già concentrate su Del Vecchio, all’apparenza un uomo senza occupazione, che però si poteva notare in giro perché sempre a bordo di auto e moto diverse.

In questa operazione, i militari del posto sono stati aiutati dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Brindisi e con il supporto di personale del nucleo cinofili Carabinieri di Tito (Potenza).

I militari sono giunti nell’abitazione dell’uomo durante un controllo armi torchiarolo 4mirato. Nel corso di una perquisizione domiciliare i militari hanno rinvenuto, all’interno del garage di pertinenza, nascoste in due borsoni in una cassapanca ed avvolte con pellicola in plastica trasparente, diverse armi clandestine e munizioni: un fucile Ak 47 calibro 7,62, dotato di caricatore; una pistola Beretta 92 sb dotata di caricatore e matricola abrasa; una pistola Zastava calibro 9 parabellum, dotata di caricatore; una pistola semiautomatica cal.7,65 mod. Rr- 51, dotata di caricatore, armi torchiarolo 3con matricola abrasa; una pistola semiautomatica calibro 9×21 mod. Mauser, dotata di caricatore; 283 colpi cal. 7,62 per Ak 47 e 162 colpi di vari calibri per arma corta.

Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato ed è stato accuratamente repertato dal personale della sezione rilievi del nucleo investigativo del Comando Provinciale di Brindisi. Tutte le armi verranno inviate ai tecnici del R.I.S. di Roma per ulteriori accertamenti: non si esclude, infatti, che l’uomo, ora in carcere a Brindisi, abbia tenuto in casa l’arsenale di armi per conto dei clan locali della Sacra Corona Unita.

A.P.

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