“Impossibile garantire la sicurezza”, la denuncia dei vigilantes della Security srl

SAN DONACI –“Impossibile garantire la sicurezza”, la denuncia dei vigilantes della Security srl.

“Impossibile garantire le sicurezza”: è questa la denuncia delle guardie giurate dell’istituto di vigilanza Security Srl di San Donaci, che lavorano su tutto il territorio sud ed est del territorio brindisino.

Una denuncia formale che hanno presentato, con un documento sindacale, al Prefetto, al Questore, al Ministero dell’Interno, all’Ispettorato del lavoro e allo Spesal, richiedendo un immediato intervento istituzionale.

Le problematiche riguarderebbero gravi inadempimenti contrattuali che penalizzerebberoo la qualità del servizio offerto a tutta l’utenza. “L’organizzazione tecnica-operativa presenta il 110% della forza lavoro in meno a quella necessaria a garantire la sicurezza alle committenze, così come da normativa che regola la capacità tecnica degli istituti di vigilanza – scrive Giovanni Vita, responsabile regionale della Flaica cub – Il personale viene comandato in servizi estenuanti, dove il lavoro straordinario diventa ordinario e le comunicazioni del nastro orario avvengono anche 24 ore prima del servizio stesso, impedendo qualsiasi programmazione della vita personale e sociale delle guardie giurate.” Vita ci va giù duro. “ I turni di lavoro non tengono in considerazione gli obblighi contrattuali sul riposo giornaliero e settimanale, sulle ferie e sulle spettanze economiche. Le guardie giurate della Security srl non conoscono le indennità, le mensilità complementari e le ore mensili retribuite non corrispondono mai a quelle effettivamente prestate, percependo importi mensili ben inferiori a quelli spettanti. Non conoscono il giorno di paga, bensì questa è una scelta arbitraria del datore di lavoro, che varia da mese a mese, ostacolando qualsiasi impegno nella gestione economica delle famiglie.”

Non è solo un problema legato all’organizzazione del lavoro e ad un aspetto prettamente economico.”Le difficoltà si riscontrano per la sicurezza sul lavoro: l’ansia di una vita professionale così incerta si associa allo stress psicofisico degli eccessivi carichi di lavoro, sottoponendo i lavoratori a prolungate esposizioni agli apparati video terminali, onde, frequenze elettromagnetiche, ai pericoli stradali, alle carenze igienico-sanitarie nelle postazioni di campagna.”

Il responsabile regionale solleva anche il nodo della rappresentanza sindacale.

“Il dialogo e l’iniziativa sindacale delle guardie giurate è stata contrapposta con interventi autoritari. Basti pensare che l’elezione del rappresentante della sicurezza dei lavoratori, figura a garanzia e tutela della salute dei lavoratori, è stata svolta in difformità delle modalità previste dalla normativa vigente e in presenza del datore di lavoro stesso: non a caso è stato eletto il comandante delle guardie nonché fratello dello stesso principale – e Vita denuncia – Il rappresentante sindacale invece è stato eliminato con un licenziamento discriminatorio, mentre gli aderenti al sindacato sono stati sottoposti ad interventi, anche di tipo disciplinare che hanno prodotto il terrore psicologico tra gli addetti ai lavori. E’ stato necessario, quindi, che gli stessi lavoratori, anche in maniera del tutto anonima ma solidale, chiedessero l’intervento delle istituzioni, riponendo fiducia negli organi di stampa per l’informazione dell’opinione pubblica e l’emersione della realtà.”

Agnese Poci

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